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Baratto amministrativo a Baronissi

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Baratto amministrativo a Baronissi

Il vicesindaco di Baronissi, Anna Petta, risponde al consigliere di minoranza Farina e rassicura i cittadini avviando il Baratto Amministrativo in città

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Il Consiglio comunale di Baronissi propone il Baratto amministrativo.

Ma di cosa si tratta? Estinguere il debito con il Comune lavorando gratis per esso. Lo scopo è quello di consentire ai cittadini in difficoltà economica di estinguere i propri debiti. Nello specifico, l’adesione sarà volontaria.

La delibera per l’adozione del baratto amministrativo è stata già approvata nelle scorse settimane dalla Giunta comunale. La Commissione Statuto dovrà adesso lavorare al regolamento ma i tempi di approvazione saranno molto celeri”.

Lo assicura il vicesindaco di Baronissi Anna Petta, replicando al consigliere di minoranza Farina che aveva criticato la Giunta Valiante di non aver ancora approvato il provvedimento sul cosiddetto “baratto amministrativo”.

Anna petta baratto amministrativoVoglio rassicurare il consigliere Farina – dichiara il vicesindaco Petta – che abbiamo già avviato l’iter amministrativo per l’adozione ma ci sono tempi tecnici da rispettare. Stiamo elaborando un regolamento che definisca tutti i criteri rispetto alle attività e i servizi da inserire in elenco e le modalità con cui i cittadini potranno dare la propria adesione. Il regolamento dovrà poi essere definitivamente approvato dal Consiglio comunale”.

Il baratto amministrativo già approvato dalla giunta – prosegue Petta – consentirà ai cittadini in dichiarata difficoltà economica di estinguere il debito o parte di esso nei confronti del Comune, sanando le pendenze con lavori socialmente utili come cura del verde e pulizia delle strade. Noi siamo pronti ad accogliere tutte le proposte tese a migliorare la vita dei cittadini”.

Con il baratto amministrativo al momento si pensa a interventi di pulizia, cura e manutenzione
di strade, edifici pubblici e aree verdi. Più avanti la pratica potrà essere estesa al welfare, con attività all’interno dei centri per anziani e per disabili. Resta un punto: evitare che il barattatore non perda l’occasione per trasformarsi in un furbo.

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