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Bambino salernitano muore in ospedale

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Bambino salernitano muore in ospedale

Bambino salernitano di sette mesi muore in ospedale, scatta la denuncia da parte dei genitori che vogliono vederci chiaro

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Domenico, un bambino salernitano di sette mesi, non ce l’ha fatta.

Una storia difficile dal finale tragico, quella che vede come protagonista la famiglia di Eboli, che ora chiede giustizia. Il calvario ospedaliero ha inizio sin dai primi giorni dalla nascita, avvenuta lo scorso agosto, quando il bambino salernitano fu trasferito in ambulanza da Battipaglia all’ospedale Santobono di Napoli a causa di un’insufficienza reale cronica.

In seguito ad accertamenti, gli fu riscontrata una coartazione aortica, una difficile condizione congenita dell’aorta che può portare ad ulteriori problemi e difetti cardiaci. Dopo la diagnosi, il piccolo venne sottoposto ad un primo intervento al reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Monaldi di Napoli. Dopo il ritorno alla Patologia neonatale del Santobono, insorsero nuove complicazioni che obbligarono il piccolo a sottoporsi ad altri due interventi.

bambino salernitano

La situazione precipita vertiginosamente nelle ultime settimane, fino a quando il 19 marzo i genitori del piccolo Domenico ricevono la telefonata di un possibile nuovo intervento e sulla disponibilità di ricovero all’ospedale Bambin Gesù di Roma.

Il giorno dopo, però, il bambino salernitano ha un nuovo attacco. Disperato il tentativo dei genitori di condurlo d’emergenza all’ospedale di Battipaglia.

Il suo cuore cede alle 10 di mattina di venerdì prima di raggiungere la struttura.

Subito è scattata la denuncia da parte del legale di fiducia della famiglia Antonio Boffa contro i medici delle tre aziende ospedaliere che hanno avuto in cura il piccolo durante tutto questo calvario.

Il pm Cosentino ha subito disposto il sequestro del corpo e un primo esame esterno, affidando il compito al medico legale Giovanni Zotti. L’autopsia, che potrà essere eseguita soltanto dopo l’esame delle cartelle cliniche sequestrate nei tre ospedali e l’identificazione dei sanitari responsabili, farà luce su quanto accaduto.

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