Home Attualità Assunzioni e rinnovi all’Asl Salerno e al Ruggi: il monito dei sindacati

Assunzioni e rinnovi all’Asl Salerno e al Ruggi: il monito dei sindacati

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Assunzioni e rinnovi all’Asl Salerno e al Ruggi: il monito dei sindacati

“Basta con l’approssimazione in sanità”. Questo il monito dei sindacati di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl in merito alla carenza di personale nelle aziende sanitarie salernitane

 “Oramai la carenza di personale impone scelte immediate e non più procrastinabili – affermano i segretari dei sindacati provinciali Pasquale Addesso della Cgil Fp, Pietro Antonacchio della Cisl Fp e Lorenzo Conte della Uil Fpl – e i manager delle aziende sanitarie salernitane hanno l’obbligo di dare una forte accelerazione ai reclutamenti. In tal senso abbiamo inoltrato richieste di affrontare i problemi da subito, anche in considerazione che l’attuale stato di cose è differenziato tra Asl e Azienda Universitaria.

La prima ha avviato processi di mobilità intra ed extra regionale per infermieri e gli operatori socio sanitari ma che allo stato sono enormemente rallentati dalle mancate autorizzazioni da parte delle aziende di provenienza degli operatori, la seconda invece non ha ancora provveduto a prorogare i contratti a tempo determinati in scadenza il 31 dicembre prossimo, nonostante si prevede che centinaia di persone alla fine dell’anno saranno messi in quiescenza.

Il paradosso è che nell’Azienda ospedaliera questi operatori sono costretti a usufruire delle ferie, senza una chiara disposizione da parte della direzione strategica, per cui si aggrava la carenza di personale, mettendo a rischio ulteriormente la qualità e quantità delle prestazioni. Con le note inoltrate in questi giorni, abbiamo sollecitato a prorogare i contratti, a reclutare a tempo determinato nelle more dell’adeguamento degli organici al fabbisogno assistenziale, ad autorizzare  lo sblocco delle istanze pervenute a tutela della maternità e paternità ma soprattutto a dare un segnale di contro tendenza rispetto alle modalità messe in campo fino ad ora di totale assunzione di responsabilità su processi troppo importanti per garantire i livelli essenziali di assistenza e la qualità delle prestazioni.”