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Aumento costi della mensa a Scafati: mamme si mobilitano

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Aumento costi della mensa a Scafati: mamme si mobilitano

A seguito della notizia di aumento dei costi della mensa scolastica, le mamme scafatesi si sono mobilitate portando avanti una petizione

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La deliberazione n.56 del 26 giugno della commissione straordinaria di Scafati si è pronunciata sulla riapprovazione delle tariffe per il servizio di mensa scolastica, stabilendo l’istituzione di un’unica fascia economica per tutti i fruitori e sospendendo, in questo modo, qualsiasi forma di riduzione o esenzione per cittadini con più figli e con fasce di reddito basse.

Genitori, e non, si sono dunque mobilitati contro questa decisione che porterà l’aumento dei costi per la refezione scolastica nell’anno 2017/2018. Da inizio luglio stanno portando avanti una raccolta firme in cui si chiede ai Commissari Prefettizi di rivedere tale delibera al fine di permettere a tutti i cittadini di usufruire del servizio mensa.

«Non è corretto che a causa della cattiva gestione da parte delle amministrazioni precedenti, a pagarne le spese siano i bambini. Loro, il futuro della nostra società, che dovrebbero essere tutelati e non penalizzati. Loro, già danneggiati da un suolo pubblico privo di parchi o aree apposite adeguate alle loro esigenze. Non possiamo con questa delibera togliergli anche la possibilità di poter usufruire delle agevolazioni del servizio di refezione, che fino ad ora hanno sempre avuto», scrivono le mamme.

Queste ultime, organizzatrici della petizione, chiedono pertanto alla commissione straordinaria di ridurre le tariffe per la refezione scolastica riportandole a come erano fissate in passato, cercando in ogni modo di favorire chi ha più figli che usufruiscono della mensa, con la riduzione per il secondo/terzo figlio e con le agevolazioni per le persone che non sono in grado di pagare il pasto alla mensa.

«Il primo passo è consegnare la petizione. Secondo passo sarà presentarci al Comune con bambini al seguito. Si passerà poi a non acquistare i bollini», afferma una mamma.

Al momento è possibile firmare la petizione presso vari negozi della città.

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