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Assemblea d’ateneo all’Università di Salerno

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Assemblea d’ateneo all’Università di Salerno

Nella mattinata di domani i ragazzi dell’organizzazione Link Fisciano hanno convocato l’assemblea d’ateneo dal titolo “puntiamo d(i)ritto”

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Domani mattina dalle ore 12.oo presso la piazzetta all’ingresso della facoltà di Lingue, e in caso di pioggia nell’Aula Verde della facoltà di Giurisprudenza, si svolgerà la prima Assemblea d’ateneo presso l’Università degli Studi di Salerno. Questa tipologia di assemblea si differenzia da quella classica delle scuole medie superiori per non essere garantita a norma di legge. I ragazzi impegnati nell’organizzazione Link Fisciano hanno deciso di improntare questa primo incontro su tematiche a loro da sempre care: diritto allo studio, trasporti pubblici, spazi di aggregazione, tirocini formativi,aule studio.

Questa manifestazione si colloca sulla falsa riga di quella organizzata per la discussione sull’ISEE del 28 settembre  scorso e il mini corteo all’interno dell’aeteneo svoltosi il 9 ottobre: una data simbolica visto le contemporanee azioni pubbliche degli studenti medi superiori in tutta Italia per dire no alla buona scuola targata Renzi-Giannini. Una sinergia quella tra scuola ed università, tra studenti degli istituti superiori e quelli universitari, che non può fare altro che giovare all’interezza dell’intero movimento studentesco locale e nazionale.

Matteo Zagaria, componente del CDS dell’Università per la lista Laboratorio Unisa, ci ha rilasciato in vista dell’evento queste dichiarazioni: “Questa assemblea mira a diventare un appuntamento mensile fisso per gli studenti, vogliamo così fronteggiare la mancanza di momenti di partecipazione, ristretti solamente al periodo elettorale. Il fine è quello di rendere sempre più forte il rapporto tra rappresentanza e rappresentati,rendere  il più possibile democratica la vita all’interno dell’ateneo, rendere condivise le scelte che ruotano intorno ad essa. L’evento sarà caratterizzato dalla presenza anche di docenti,ricercatori e dottorandi per interrogarci insieme sulla strada da percorrere e su cosa è cambiato in questi anni, per rendere l’università, attraverso il confronto e la partecipazione, il posto per tutti”.

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