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Artisti emergenti: i KuTso alle soglie del successo

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Oggi la sezione “artisti emergenti” di ZerOttoNoTe sbarca nella meravigliosa capitale italiana. Abbiamo avuto l’onore di avere ospite una band romana che ha tutte le carte in regola per sfondare le porte del successo: i KuTzo, band con l’impronta rock tipica del panorama indipendente italiano. I KuTzo hanno collaborato, infatti, con artisti del panorama underground, aprendo concerti per Bugo, Radici nel Cemento, Nobraino, Marta sui Tubi, Ministri, Bud Spencer Blues Explosion, Roberto Angelini, Pier Cortese e Mannarino.

I KuTso

Il sound, d’altro canto, è diretto e immediato, così come i testi, allusivi e senza accorgimenti linguistici troppo aulici. Le finezze artistiche ci sono e sono inserite al punto giusto, senza esagerare e senza perdere di vista il fil rouge dei brani. Nel nuovo album “Decadendo (Su un materasso sporco)”  spicca il singolo “Lo Sanno Tutti”, il cui video ha visto la collaborazione degli attori della web serie The Pills.

La copertina dell'album "Decadendo (Su un materasso sporco)"

Di seguito l’intervista rilasciata dalla band ai microfoni di Zerottonove.

Come mai la scelta del nome kuTso? Spiegateci da dove nasce questo nome e raccontateci l’excursus della vostra formazione musicale/personale.
KuTso, che va letto “cazzo“, era il modo in cui il nostro cantante Matteo Gabbianelli scriveva le parolacce sui banchi del liceo. La band è stata creata da lui ed è composta anche da Luca Amendola al basso, Donatello Giorgi alla chitarra e Simone Bravi alla batteria. Dopo una gavetta lunghissima che ancora non è finita si è giunti al punto in cui siamo ora, ovvero c’è nell’aria il sentore che stia per succedere qualcosa di importante intorno a noi. Chissà se sarà così.

Raccontateci dettagliatamente i passi della vostra carriera.
Dopo aver aperto gli show di Bugo, Radici nel Cemento, Nobraino, Bud Spencer Blues Explosion, Roberto Angelini, Pier Cortese e Mannarino e aver vinto innumerevoli contest tra cui l’ Heineken Jammin’ Festival (2007), abbiamo pubblicato nell’estate 2011 il nostro primo EP “Aiutatemi”, prodotto dall’etichetta 22R, contenente la traccia video con cui abbiamo vinto il premio per la tecnica al M.E.I. 2010 (“Aiutatemi”, appunto). Nell’ottobre 2011 abbiamo vinto il concorso nazionale MARTELIVE. Il 22 settembre 2012 l’Ep “Aiutatemi” è uscito finalmente in formato digitale su I-Tunes e in tutti i grandi store online. Il 19 ottobre 2012 abbiamo suonato all’Atlantico di Roma in apertura ad A Toys Orchestra, Nobraino e Dellera. Nello stesso mese, il programma di La7d “That’s Italia” ci ha dedicato un servizio speciale. A novembre abbiamo vinto il concorso “Edison – Change The Music”: la giuria, composta da Davide Dileo (Boosta), Piero Pelu’, Franco Mussida, Stefano Rocco, Nick The Nightfly, Pietro Camonchia, Elena di Cioccio e Franco Zanetti, ha scelto i kuTso per la categoria Rock/Metal/Punk. Il primo febbraio 2013 abbiamo aperto il concerto dei Linea 77 all’Orion di Ciampino (Roma). Ad aprile è uscito il nostro primo full length ufficiale “Decadendo (Su un materasso sporco)“, prodotto da 22R, Cose Comuni e Metatron, presentato live al Circolo degli Artisti di Roma il 4 aprile. Il tre aprile, è uscito il video di “Lo sanno tutti” feat. The Pills, la nota crew di comici romana. A fine maggio siamo stati ospiti di Occupy Deejay, in onda su Deejay Tv, e siamo stati scelti come artisti della settimana su MTV New Generation. Il 31 maggio abbiamo partecipato al concerto per i 29 anni di Radio Rock insieme a Fabrizio Moro al Circolo degli Artisti di Roma e a giugno eravamo tra i finalisti del concorso “Emerge” di Spotify. Il 25 luglio abbiamo suonato al Rock in Roma, il più influente festival rock italiano, gareggiando nel contest “Rock in Roma Factory”. Il 28 luglio abbiamo aperto ai Motel Connection in occasione del concerto organizzato da Radio Olevano. L’8 agosto, invece, siamo stati protagonisti – insieme a Ministri, Nobraino, Appino e Giorgio Canali – del “Color Fest” di Lamezia Terme, mentre il 10 agosto abbiamo suonato con Diaframma e Paolo Benvegnù al Festival Danilo Ciolli. Il 23 agosto abbiamo aperto il live dei Marta sui Tubi alla “Festa della Birra” di Fabrica di Roma e i concerti in programma sono ancora tanti.

Il genere musicale che suonate è molto vario. Voi come vi definireste?
Ci piace suonare forte e inveire contro il nulla.

Dopo il MEI, l’Heineken Jammin Festival, MTV e i concerti con Ministri, Nobrino e Marta sui Tubi, vi sentite di essere entrati nel giro dei grandi? Da giovani ragazzi che stanno per diventare famosi, come vi sentite?
Ancora non è successo niente di veramente eclatante, stiamo lavorando parecchio cercando di non perdere alcuna occasione. C’è molta strada da fare, ma noi non molliamo l’osso.

Parliamo del vostro album “Decadendo (Su un materasso sporco)”. Raccontateci dettagliatamente la storia di questa produzione.
“Decadendo (Su un materasso sporco)” rappresenta il percorso esistenziale di un individuo fortemente depresso ma non totalmente disperato. Egli si lancia in caduta libera verso il fondo marcio della sua mortifera interiorità, tuttavia poco prima che sopravvenga la fine, la vita lo recupera a sé ridonandogli il piacere di vivere. Questa salvezza estemporanea ha comunque degli effetti collaterali che minano l’illusoria integrità dell'”ex depresso”, lo rendono complice di ciò che chiamiamo “male” e imbrattano la sua fedina morale, mentre al contempo lo mettono di fronte a se stesso spogliato di ogni tabù e deleteria autocensura. Tutto ciò è rappresentato dal materasso sporco che appunto, nel momento in cui ci salva dall’impatto fatale, ci insozza con macchie indelebili. L’album è stato registrato, missato e masterizzato da noi presso il nostro studio, la “kuTso Noise Home”, in circa venti giorni. “Decadendo” contiene brani che appartengono a un arco temporale di circa sette anni, dunque molte delle canzoni sono state semplicemente remissate e non registrate da zero. Siamo abbastanza soddisfatti del suono che abbiamo creato, volevamo un disco chiassoso, solare e intenso e più o meno siamo riusciti nell’intento. L’album è stato prodotto da tre etichette: 22r, Cose Comuni e Metatron/Inri. Il brano che riteniamo più riuscito è l’opening del disco, “Alé”.

Un momento della vostra carriera che vi rimarrà impresso e che difficilmente dimenticherete?
Ancora non è successo nulla di così importante da essere scolpito nella memoria, però quest’estate è stata caratterizzata da concerti e festival in cui abbiamo capito che l’attenzione intorno a noi sta crescendo notevolmente, il che ci elettrizza e ci emoziona.

Il mondo della musica è come ve l’aspettavate? Che impatto avete avuto e cosa vi sentite di consigliare ai giovani artisti che stanno seguendo le vostre stesse orme?
Siamo musicisti che suonano da diversi anni e conoscono l’ambiente musicale ormai da tempo. L’ambito musicale, come tutti gli ambienti altamente competitivi, è una giungla piena di insidie e passi falsi. Tuttavia, se non ci si fa prendere dall’euforia o, al contrario, dallo sconforto e si rimane coi piedi per terra, si possono ottenere grandi risultati.

La vostra carriera non finisce certamente qui: raccontateci i progetti per il vostro futuro.
Vogliamo diventare una realtà nazionale a tutti gli effetti e suonare dappertutto.

 

Questo è il video del singolo “Lo sanno tutti”. Da parte dell’intera redazione di Zerottonove, in bocca al lupo KuTzo!