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Agropoli, da domani stop al servizio di Ambulanza Rianimativa

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Agropoli, da domani stop al servizio di Ambulanza Rianimativa

Da domani stop al servizio di Ambulanza Rianimativa nella città di Agropoli, il Sindaco chiede all’Asl di intervenire subito

Il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, ha appreso che il servizio relativo all’ambulanza rianimativa tipo “A”, che copre Agropoli e zone limitrofe, da domani non sarà più operativo. Da qui la richiesta al manager dell’Asl, Iervolino, di intervenire. Queste le sue parole: Sono venuto a conoscenza che a partire da domani, 1 aprile, non sarà più operativa sul territorio, l’ambulanza rianimativa tipo “A”. A comunicarlo all’Asl è stata la Croce Bianca, che effettua tale servizio in affidamento temporaneo e d’urgenza per le postazioni di Agropoli “A” ed Agropoli BM (ambulanza con autista, infermiere e medico). Nella lettera, l’associazione evidenzia di non aver partecipato alla manifestazione di interesse per copertura delle postazioni vacanti “Croce Azzurra di Agropoli” in quanto le condizioni economiche del bando di selezione non rispecchiavano le richieste economiche del proprio personale medico anestesista. Già nel gennaio scorso aveva fatto presente all’Asl l’impossibilità di proseguire il servizio alle condizioni economiche della delibera n. 49 del 22.01.2020.

Ad oggi, l’associazione evidenzia di non riuscire coprire con tali fondi “nemmeno le indennità dei medici rianimatori” e che quindi non garantirà più da domani la presenza del medico anestesista rianimatore sull’ambulanza. Stante la già compromessa situazione attuale, con Agropoli e l’intero comprensorio, come in tutta Italia, alle prese con l’emergenza Covid-19, chiedo al direttore generale dell’Asl, Mario Iervolino, di porre subito rimedio a tale situazione, al fine di non lasciare scoperto il nostro territorio, già privo di pronto soccorso di emergenza-urgenza, da tale importante presidio a tutela della salute. Non possiamo permetterci ad oggi, con l’ospedale di Vallo della Lucania già in affanno, di minare ancora oltre il diritto alla salute dei cittadini di Agropoli e del comprensorio cilentano“.