Home Territorio Cilento Agropoli, Corte dei Conti condanna sindaco e amministratori

Agropoli, Corte dei Conti condanna sindaco e amministratori

0
Agropoli, Corte dei Conti condanna sindaco e amministratori

La Corte dei Conti sezione giurisdizionale per la Campania, su segnalazione della Guardia di Finanza di Salerno, ha condannato al pagamento di 40mila euro, per danno erariale, il sindaco e quattro amministratori del Comune di Agropoli

[ads1] La Sezione Giurisdizionale per la Campania della Corte dei Conti, a seguito di un’ inchiesta condotta dal PM contabile Aurelio Laino e scaturita da una denuncia del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno – G.I.C.O.-, ha emesso una sentenza di condanna per danno erariale nei confronti del Sindaco di Agropoli, Franco Alfieri,  e di altri 4 amministratori ritenuti responsabili di aver procurato all’Ente amministrato un danno quantificato dall’Organo Giudiziario Amministrativo per € 40.000,00.

Gli amministratori, Inverso Mauro quale assessore con delega al Patrimonio, Amatucci Marialuisa e Motta Biagio succedutesi in qualità di responsabili del settore Patrimonio dell’Ente, Sica Agostino responsabile dell’aera tecnica dell’Ente, tra il 2008, epoca in cui avvenne la consegna degli immobili all’Ente, sino all’intervento dei Finanzieri nell’ottobre del  2012, unitamente al Sindaco, nelle loro rispettive qualità,  hanno omesso di esercitare i poteri di impulso, stimolo e/o controllo rientranti nelle rispettive competenze.

L’accertamento del danno erariale, da parte dei Finanzieri, è scaturito da una più complessa attività di contrasto nei confronti di un sodalizio criminale originario del Comune cilentano ed operante su tutto il territorio nazionale, che consentì la confisca di beni immobili, autovetture, conti correnti bancari, preziosi, attività commerciali per un valore di oltre 16 milioni di euro.

Nel particolare gli amministratori locali hanno omesso di compiere gli atti necessari al corretto impiego dei beni confiscat al sodalizio, confisca relativa a 3 immobili assegnati al Comune di Agropoli nel dicembre 2008, in applicazione delle norme già vigenti ed oggi contenute  nell’art. 48 comma 3 del codice antimafia, dlgs 159/11 e che prevedono l’assegnazione dei beni confiscati all’Ente per finalità di utilità sociale.

I militari del Corpo accertavano che i soggetti responsabili, ognuno per la propria parte di competenza:

  • non provvedevano a iscrivere gli immobili confiscati nel patrimonio indisponibile del Comune;
  • non si adoperavano per provvedere allo sgombero degli immobili, consentendo di fatto che venissero utilizzati dai medesimi destinatari della misura di prevenzione;
  • determinavano una inutile spesa per canoni di locazione corrisposti per l’utilizzo di strutture private, che poteva essere evitata impiegando gli immobili confiscati;

Tali omissioni procuravano grave pregiudizio alle casse dell’Ente Locale. [ads2]