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Ad Agropoli in mostra Bra con “(S)velati Arcani”

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Ad Agropoli in mostra Bra con “(S)velati Arcani”

Il 3 settembre s’inaugura ad Agropoli presso il Castello Angioino Aragonese la mostra “(S)velati Arcani” dell’artista veneto BRA

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Il 3 settembre s’inaugura ad Agropoli presso il Castello Angioino Aragonese la mostra “(S)velati Arcani” dell’artista veneto BRA. Il vernissage previsto per le ore 18.45 vedrà l’artista presente, accompagnato dalla prof.ssa Antonella Nigro, critica e curatrice.

In mostra fino al 30 settembre ben 26 opere del maestro. L’evento gode del patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, della Regione Campania, della provincia di Salerno e del Comune di Agropoli.

Bra vanta una carriera ultratrentennale come illustratore nel campo della pubblicità dove ha lavorato per i più noti marchi nazionali e internazionali, come Apple, Algida, Luxottica e Pepsi Cola, solo per citarne alcuni e ha collaborato con Agenzie pubblicitarie internazionali come J. Walter Thompson, Young & Rubicam e Saatchi and Saatchi.

Dall’illustrazione al mondo dell’Arte il passo è stato breve e la sua innata passione per il disegno e la pittura lo ha portato a realizzare una serie di disegni e dipinti utilizzando le tecniche classiche dalla matita al carboncino al gesso su carta per poi arrivare a dipingere con acrilici su tela e su intonaco.

Ad Agropoli in mostra Bra con "(S)velati Arcani"La sua ricerca artistica parte dall’iperrealismo e ne trae, poi, una lezione originale e sublimata dall’assenza dei dettagli, creando opere d’arte  simili a miraggi di una realtà diversa, insolita e poetica. Concepisce, infatti, una nuova percezione, specie nella raffigurazione della donna, incorporando elementi e cromie sottilmente evocative, quasi illusorie.

“L’indagine pittorica di Bra è orientata alla rappresentazione del ritratto e della figura femminile, – chiosa la critica Antonella Nigro – che analizza attraverso un’accurata e personale iconografia, nella quale intensa è l’idealizzazione dell’immagine. Le protagoniste dell’opera di Bra sono rapite in una dimensione sublimata, lontane dal contingente e non condizionate dal reale: donne del silenzio e dagli occhi socchiusi come in un vigile sogno, vicine ai sentimenti e alle raffinate elaborazioni di Les yeux clos e Silence di Odilon Redon che suggerivano la bellezza e le verità nascoste nell’assenza e nell’ascolto. Vestite dalla leggerezza di ombre luminose e cangianti, le sue donne sono pervase da un misterioso respiro di vento che ne orna i riccioli disegnando impalpabili onde nei capelli e lievi pieghe nelle sete, figlie del raggio e del riverbero, amano confondersi e specchiarsi nel colore riflesso che diviene alter ego delle medesime. Così, baluginii rossi solcano, inaspettati, il sinuoso busto esprimendo il cuore, l’amore, la passione, mentre rifrazioni blu, attraversano gli occhi parlando dell’arcano e dell’immenso.”

È la prima personale al Sud del maestro, reduce da una mostra a Padova che ha visto la presenza del critico Philippe Daverio.

Il “Centro Studi Hemera” ha curato l’organizzazione e la logistica, l’associazione “Avalon Arte” la comunicazione e il marketing, l’associazione “Helise Art”  l’allestimento, la promozione e le relazioni pubbliche.

La mostra sarà visitabile, gratuitamente, tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00; dalle 18.00 alle 22.00.

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).