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Aeroporto di Pontecagnano Faiano: Sinistra Italiana invia una lettera all’Amministrazione

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Aeroporto di Pontecagnano Faiano: Sinistra Italiana invia una lettera all’Amministrazione

Sinistra Italiana di Pontecagnano Faiano ha inviato all’Amministrazione un suo contributo per il Consiglio Comunale dedicato all’approvazione del Master Plan per l’Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi

Sinistra Italiana ha inviato all’Amministrazione Comunale di Pontecagnano Faiano un suo contributo per il Consiglio Comunale dedicato all’approvazione del Master Plan per l’Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi.

“Questo segue i nostri precedenti interventi fatti nell’aprile del 2016 e nel maggio del 2018 in cui abbiamo evidenziato le criticità derivanti dall’allungamento della pista.

Sarebbe stato opportuno lasciare al gestore la realizzazione degli interventi strutturali all’interno dell’aeroporto, attraverso lo strumento del Project Financing, e impiegare i fondi pubblici per le infrastrutture a servizio e a contorno dell’aerostazione per garantirne l’accessibilità e la sua integrazione con le principali arterie di collegamento: l’autostrada e la ferrovia.

Venendo al contenuto del Master evidenziamo due criticità: le scarse risorse per indennizzare i residenti costretti a lasciare i terreni e le abitazioni, la necessità di rafforzare le misure per limitare l’impatto ambientale sulle colture di qualità presenti intorno all’aeroporto e tutelare i residenti che rimarranno.

Per minimizzare l’impatto dei fumi e del rumore emesso dagli aerei, specialmente al decollo riteniamo indispensabile e chiediamo che venga prevista un’area di rispetto più ampia intorno alla pista con la realizzazione di opere di Mitigazione Ambientale con l’utilizzo di essenze arboree.

Sinistra Italiana, come fatto per gli impianti a biomassa di Scavata Case Rosse, seguirà da vicino, a fianco dei cittadini, gli sviluppi di questa vicenda e chiede fin d’ora che le istituzioni locali e regionali incontrino i cittadini per discutere e valutare insieme le iniziative da adottare per minimizzare l’impatto sociale, economico ed ambientale, riducendo i disagi di quanti saranno costretti a lasciare le terre dove sono nati e vissuti loro e le generazioni che li hanno preceduti.

“Inoltre, chiediamo che vengano riviste con urgenza le stime fatte per gli espropri valutando con attenzione e caso a caso, attraverso i suddetti incontri le risorse reali da destinare agli espropri concordando un piano di dismissione in modo da non impattare significativamente la produzione agricola.”