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54a Sagra dei Crotti, Chiavenna (Sondrio) – parte 2: la gastronomia e i Crotti di rilievo

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54a Sagra dei Crotti, Chiavenna (Sondrio) – parte 2: la gastronomia e i Crotti di rilievo

La Sagra dei Crotti, come accennato nell’articolo precedente, si è svolta nelle giornate del 6, 7 e 8 settembre: attrazione principale dell’evento, ovviamente, i Crotti e gli straordinari prodotti gastronomici che si conservano o che vengono preparati al loro interno come la brisaola (secondo la definizione chiavennasca), la lonza e i pizzoccheri  bianchi di Chiavenna (nella foto in basso).

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A questo piatto prelibato il menù dei Crotti prevede l’affiancamento di polenta, costine e salsicce di maiale “a la piota” (una base di pietra ollare su cui arrostire la carne),

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costine “al lavéc” (“al laveggio”, ossia cucinate nella pentola di pietra ollare, in secondo piano nella foto sopra), salmì di cervo e, immancabilmente, i dolci della tradizione, quali la torta fioretto e i Biscotìn de Pròst, dal nome della località, poco distante da Chiavenna, dove vengono preparati questi deliziosi biscotti la cui ricetta è tuttora segreta, gelosamente custodita.

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Ogni Crotto propone il proprio menù a prezzi convenzionati e ragionevoli: c’è da dire, però, che la maggior parte dei Crotti sono privati, infatti nel corso dell’anno i proprietari usano aprire i loro crotti per trascorrervi in compagnia alcuni momenti conviviali di carattere, appunto, privato; pochi, dunque, sono i Crotti stabilmente aperti tutto l’anno, in qualità di ristoranti, come il Crotto Crimea o il Crotto al Prato. Al tempo della sagra, invece, parecchie associazioni di volontariato della Valchiavenna attive in vari settori, dal sociale, allo sportivo, al culturale, prendono in gestione un Crotto privato e lo aprono, solo in questa occasione, al pubblico, finanziando, così, con i proventi le loro attività.

Alcuni di questi Crotti gestiti dalle Associazioni sono stati da noi personalmente visitati come il Crotto Morani, di proprietà della famiglia Morani, in precedenza appartenuto alla nobile famiglia chiavennasca dei Vertemate: infatti, la sala principale, in stile liberty, mostra la piena appartenenza di questo Crotto all’antica nobiltà.

corale laurenziana

Il Crotto Morani, secondo il racconto della gentilissima Roberta Fibioli, è stato preso in gestione, dallo scorso anno, tramite concessione della stessa famiglia Morani, dalla Corale Laurenziana: una corale polifonica, fondata nel 1936, formata da venti elementi esclusivamente femminili, che interpreta brani dalla musica gregoriana fino alla musica dei nostri giorni, unendo, quindi, il sacro e il profano. La Corale Laurenziana presta, inoltre, servizio liturgico presso la collegiata di San Lorenzo, partecipando, anche a diverse rassegne e concorsi, in Italia e all’estero.

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Il Crotto vero e proprio è posizionato al piano inferiore della costruzione della famiglia Morani ed è uno dei più affascinanti data la sua particolare collocazione e conformazione.

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A Chiavenna, durante la nostra passeggiata alla Sagra dei Crotti, abbiamo incontrato un altro Crotto, il Crotto Nivalis, appartenente, unico caso di Crotto posseduto direttamente da un’Associazione, al Coro Nivalis.

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Come ci ha raccontato Augusto Sterlocchi, Presidente del Coro Nivalis fondato nel 1964, i membri dell’Associazione si sono dati tantissimo da fare per poter acquistare il Crotto e, così, cercare di autofinanziare il proprio gruppo che è costantemente impegnato in rassegne musicali in tutto il nord Italia, proponendo, nel proprio repertorio, cori della tradizione uniti a cori armeni, russi, bizantini, in un ideale e musicale giro del mondo.

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Ovviamente, il Crotto Nivalis, data la sua natura, è aperto alle idee ed esigenze di tutti i membri del Coro e dunque, qui più che altrove, sembra valere il detto chiavennasco: “Un pòo per ün la ciaaf del cròt” (“un po’ ciascuno la chiave del crotto”) che ben esprime i concetti di convivialità e fratellanza da sempre sottesi alla vita del Crotto.

Infine, ultimo ma non in ordine d’importanza, vorremmo parlare di un Crotto che ha suscitato tutta la nostra ammirazione: è il Crotto al Tiglio, preso in gestione nell’estate dello scorso anno dall’U.S. Chiavennese 1902, squadra di calcio della cittadina.

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Questo Crotto era stato utilizzato, fino a poco tempo prima, dal proprietario semplicemente come magazzino e deposito di materiali edili. I volenterosi ragazzi della Chiavennese hanno preso in gestione il Crotto nell’agosto del 2012 e hanno dato inizio a una serie di lavori impressionanti per portarlo a splendore e presentarsi, già alla Sagra dei Crotti dello scorso anno, nel migliore dei modi. Il lavoro di questi ragazzi, tutti calciatori dell’Unione Sportiva Chiavennese, è stato, e continua ad essere, a titolo gratuito e con lo scopo di raccogliere fondi per la propria società sull’orlo del fallimento, così come sta accadendo in questo periodo a molte società sportive in tutt’Italia.

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I ragazzi della Chiavennese meritano un plauso incondizionato per la voglia e la passione che hanno messo e mettono quotidianamente al servizio della propria causa e occorre sottolineare come, tra i tanti Crotti visitati, il Crotto della Chiavennese è stato quello che ha destato maggior simpatia, non solo per l’impegno dimostrato da tutti i volontari e per la bontà dei prodotti offerti ma anche e soprattutto per l’atmosfera serena, allegra e giovanile che si respirava, in pieno accordo con quello che è lo spirito della Sagra dei Crotti.

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Laureato in Lettere, curriculum Pubblicistica, il 25 maggio 2010 e poi in Filologia Moderna il 13 marzo 2013, Gerardo inizia la sua collaborazione con ZerOttoNove nel giugno 2013 occupandosi della cronaca e delle vicende politiche di Calvanico (sua cittadina di residenza), trattando dei più svariati eventi e curando la rubrica CanZONando che propone, di volta in volta, l'attenta e puntuale analisi dei migliori brani della storia della musica. Ex caporedattore di ZerOttoNove.it e di ZON.it, WordPress & SEO specialist, operatore video e addetto al montaggio (in casi estremi), Gerardo ha molteplici interessi che spaziano dallo sport alla letteratura, dalla politica alla musica all'associazionismo. Attualmente svolge l'attività di docente, scrittore e giornalista pubblicista.