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Un tributo a Charles Mingus per MusikAntirazzismo

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Un tributo a Charles Mingus per MusikAntirazzismo

Continuano le attività del progetto Ebasco sui temi delle migrazioni e del multiculturalismo a cura di AMA – Associazione Multiculturalità Attiva.

Dopo i 109 film consigliati dall’associazione su razzismo e antirazzismo, parte il contest on-line MusikAntirazzismo.

Ieri 24 marzo, nel giorno di commemorazione delle 335 vittime nell’eccidio delle fosse Ardeatine (1944), si è conclusa la settimana internazionale contro tutte le discriminazioni targata AMA. In collaborazione con l’Associazione Musiculturale Tuestday sono stati selezionati venticinque brani di artisti di tutto il mondo che raccontano storie e vissuti. Vite e note che s’incontrano in un messaggio comune: NO AL RAZZISMO!

Nei briefing di progetto si è sottolineata l’importanza dell’arte in tutte le sue forme per la trasmissione e la diffusione delle culture.

In questo articolo ci soffermeremo su Charles Mingus (1922-1979). L’artista in questione sintetizza al meglio l’intreccio di messaggi sociali che ci rilascia storicamente la musica.

Contrabbassistapianista e compositore americano, Mingus fu perseguitato da comportamenti razzisti da parte sia di bianchi che di neri per le sue origini meticce. Fu uno dei primi a fondere musica e politica nelle proprie opere.

MusikAntirazzismo  propone Pithecanthropus Erectus” (1956), una solenne riflessione sulla storia del genere umano. Il brano racconta l’evoluzione dell’uomo e del suo declino a causa della propria arroganza. Il nome, dell’album e della canzone, sottolinea che proveniamo tutti dalla stessa razza, quella umana.

Mingus conferma la sua capacità dal marcato carattere anticipatorio di leggere stravolgimenti politici, sociali e culturali che saranno affrontati soltanto dopo, non prima degli anni sessanta e settanta.

Mingus con il suo jazz usa un linguaggio simile a quello di Chopin, universale, senza adoperare le parole. Circa cento anni prima, il grande Chopin suonava una musica romantica, fatta di mazurche e valzer, in una Polonia che ricorda la Grande Emigrazione evocando gli stessi sentimenti di Mingus, attraverso la stessa pratica: le sole note.

Succesivamente Bob Dilan, Youssou N’Dour, Michael Jackson, Bob Marley, Bono Vox, Hadj Brahim Khaled, Miriam Makeba e tanti altri scriveranno la storia della musica del Novecento come protagonisti, diventando simboli nelle lotte d’emancipazione e di rivendicazione dei diritti umani.

Negli anni la musica (cosi come la società) viene investita da processi di trasformazione e contaminazione culturale tali che, oltre a parlare di artisti che cantano a favore dell’antirazzismo, assistiamo alla nascita di nuovi gruppi costituiti da membri che arrivano da ogni parte del mondo. Fusioni di culture e di generi musicali come l’esempio in MusikAntirazzismo del gruppo musicale Macaco .

Nel contest on-line di AMA inoltre troverete anche contributi più vicini ai nostri tempi come quelli degli Almamegretta, dei La Scelta, Caparezza, I punkreas ed altri ancora.

Scopri MusikAntirazzismo & Cinematografia e antirazzismo e partecipa ai nostri contest on-line su facebook  (“Ama Ebasco”) con i tuoi commenti o sul sito www.associazioneama.it

Concludo questa settima contro il razzismo con le parole di Laura Bordrini, neopresidente della Camera, al programma condotto da Fabio Fazio Che tempo che Fa, in onda ieri sera su Rai Tre: “La figura del migrante deve essere rivalutata. Loro sono l’espressione umana della globalizzazione, l’avanguardia del futuro.”