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Sindaco di Santomenna: “Io espulso dalla Turchia con sequestro della fascia”

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Sindaco di Santomenna: “Io espulso dalla Turchia con sequestro della fascia”

Il Primo cittadino di Santomenna, Massimiliano Voza, racconta: “Sono stato arrestato per solidarietà con i curdi”

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Sono stato arrestato ieri sera all’aeroporto di Istanbul e poi espulso per surreali “motivi di sicurezza”. Mi hanno sequestrato e non restituito sia la fascia tricolore che il cellulare istituzionale”.

Queste le parole di Massimiliano Voza, sindaco di Santomenna nel salernitano, durante la conferenza stampa tenutasi presso l’aeroporto di Fiumicino qualche ora fa.

Classe 1973, cardiochirurgo, pacifista, Voza, da anni impegnato in numerose attività di carattere umanitario presso gli ospedali di Turchia, Siria e Kurdistan, ha passato la sera di giovedì all’aeroporto Sabiha Gohce di Istanbul senza poter comunicare con l’esterno o entrare nel Paese.

La giustificazione delle autorità turche è di avere vietato l’ingresso del sindaco per motivi di terrorismo.

“Il sindaco Voza – si legge nel comunicato diffuso da Rifondazione Comunista – è sempre stato coinvolto in attività di carattere umanitario in supporto della popolazione curda. Il suo respingimento, che segue quello di numerosi altri attivisti italiani, costituisce una chiara dimostrazione dell’arbitrarietà dell’azione delle autorità turche, che utilizzano lo Stato di emergenza quale giustificazione per ostacolare l’attività delle reti internazionali a tutela dei diritti umani”.
Sono stato interrogato e trattenuto per una notte intera senza motivo insieme ad altre 14 persone dalle più svariate provenienze prima di essere espulso“, ha riferito Voza nella nota, “mi è stata negata anche la telefonata al consolato italiano, che si era intanto autonomamente attivato. Mi hanno sequestrato e non restituito sia la fascia tricolore che il cellulare istituzionale”.

 

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