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Cava, il sopralluogo post incendi del Centro Operativo Comunale

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Cava, il sopralluogo post incendi del Centro Operativo Comunale

Cava de’ Tirreni: il Centro Operativo Comunale (Coc) ha fatto un sopralluogo su tutto il versante da Monte Sant’Angelo a Monte Finestra, per valutare l’entità dei danni arrecati al suolo ed alla vegetazione dagli incendi di questa estate

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Il Centro Operativo Comunale (Coc) di Cava dei Tirreni questa mattina, venerdì 1 settembre, si è svolto nei luoghi interessati negli scorsi giorni dagli incendi.

Il Sindaco Vincenzo Servalli, il vicesindaco Nunzio Senatore i responsabili tecnici e della Protezione Civile cavese, con il supporto degli “Amici di Monte Finestra”, hanno effettuato un sopralluogo su tutto il versante da Monte Sant’Angelo a Monte Finestra, per valutare l’entità dei danni arrecati al suolo ed alla vegetazione dagli incendi. Fondamentale valutare ora gli interventi da effettuare per mitigare il rischio idrogeologico, che potrebbe essere causato da piogge torrenziali.

Cava, il sopralluogo post incendi del Centro Operativo ComunaleSi è deciso di emanare una ordinanza sindacale per vietare l’accesso ai tanti escursionisti che frequentano la montagna che potrebbero trovarsi in condizioni di pericolo a seguito delle mutate condizioni morfologiche del terreno: previsto uno stanziamento di 81 mila euro per attività di contenimento di eventuali episodi franosi.

“Riunire il Coc in vetta è stato molto utileafferma il Sindaco, Vincenzo Servallici siamo resi conto da vicino e di persona di quanto siano stati devastanti gli incendi sui nostri monti. Agli esiti del sopralluogo si e’ decisa una ulteriore misura di prevenzione diretta ad informare i cittadini sulla elevata pericolosità di avventurarsi in montagna laddove gli incendi hanno gravemente compromesso antichi sentieri. Come abbiamo già chiesto al Prefetto, alla Regione ed al Governo, con il documento sottoscritto dai sindaci della Costiera Amalfitana e di Roccapiemonte, è necessario un intervento economico adeguato per ripristinare lo stato dei luoghi prima degli incendi, perché i soli fondi dei Comuni sono insufficienti, oltre alle attività che devono in campo anche gli altri Enti preposti alla salvaguardia e manutenzione dei boschi”.

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