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“Tu come lo fai?”, Alessandro Borghese presenta il suo nuovo libro all’Unisa

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“Tu come lo fai?”, Alessandro Borghese presenta il suo nuovo libro all’Unisa

Oggi, lunedì 2 dicembre, alle ore 10:00, presso il Teatro d’Ateneo dell’Università degli Studi di Salerno, Davimedia ha ospitato Alessandro Borghese, chef e protagonista di vari programmi culinari televisivi, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Tu come lo fai?.

 

a cura di Gerardo Mele e Chiara Rubino; Foto immagine in evidenza a cura di Alfonso Salsano.

 

Alessandro Borghese, figlio dell’attrice Barbara Bouchet e dell’imprenditore Luigi Borghese, chef di successo e protagonista di vari programmi televisivi come Cortesie per gli ospiti, L’Ost, Cuoco gentiluomo, Cucina con Ale, Cuochi e fiamme, ha presentato all’Università di Salerno il suo nuovo libro, edito da Mondadori, Tu come lo fai? che segue il suo primo impegno editoriale L’abito non fa il cuoco, edito da Rizzoli nel 2009.

All’incontro con gli studenti, accorsi in massa, l’organizzatore Roberto Vargiu, membro della Commissione cultura e rapporti con l’Università del Comune di Fisciano e l’Avvocato Vincenzo Celentano, consigliere comunale di Fisciano.

Alessandro Borghese, dopo essere sceso in platea per osservare una clip introduttiva realizzata dai ragazzi di Davimedia, ha esordito: “Ha grande importanza che si parli di cucina perché è anch’esso un nostro patrimonio riconosciuto in tutto il mondo; è un bene per tutto il sistema Italia, per esempio le scuole alberghiere tornano ad essere frequentate, i nostri prodotti vengono valorizzati. Per quanto mi riguarda ho iniziato a fare gavetta a 17-18 anni imbarcandomi sulle navi da crociera; la strada del cuoco è, senza dubbio, lunga e piena di soddisfazioni; ovviamente con l’aiuto della televisione la figura del cuoco è uscita dai classici schemi”.

Alessandro Borghese si è poi intrattenuto, con la solita cordialità e simpatia, con gli studenti, dimostrandosi molto disponibile nel rispondere alle varie domande che gli sono state poste.

La prima di tali domande ha riguardato l’abitudine e attitudine di Borghese al disegno; la risposta dello chef è stata: “Il disegno è, per me, un processo di elaborazione. Ognuno di noi lavora con il proprio processo mentale, io disegno sempre per fissare le mie idee e poi per lavorare su quelli che sono i colori e la presentazione di un piatto. Gli spunti che mi portano a fissare il tutto su carta possono essere dei più diversi tipi; dopo questo, ovviamente, c’è il lavoro di perfezionamento che viene fatto in cucina”.

Un’altra domanda si è, invece, soffermata sul come Borghese lavori nel corso del tempo, se con il passare degli anni torni su un determinato piatto per modificarlo; la risposta del cuoco romano si è incentrata, essenzialmente, sul “restyling estetico” di una pietanza, sulle modifiche apportate al massimo nell’ambito visivo perché, come ha avuto modo di spiegare, una pietanza se è buona lo è sempre, anche con il passare del tempo; la differenza in cucina, infatti, è fatta dalla bontà delle materie prime.

Successivamente Borghese si è soffermato sul suo rapporto con la televisione anticipando anche qualcosa di quello che sarà il suo nuovo programma Junior Masterchef Italia, in onda su Sky a partire da marzo 2014, in cui i protagonisti saranno bambini che, come nel corrispettivo programma riservato agli adulti, si cimenteranno ai fornelli.

Un’ulteriore domanda ha riguardato l’importanza della musica nella vita di Alessandro Borghese ed è partita da una citazione tratta dal nuovo libro dello chef, Tu come lo fai?, “Il piatto preferito è come la canzone che ami”. La risposta di Borghese è stata: “La cucina è come la musica: noi tutti amiamo una canzone e amiamo un determinato piatto. Questo piatto, questa canzone particolare ti fanno tornare alla mente specifiche emozioni; la musica ha grande spazio nella mia vita e per questo, nel mio nuovo libro, ho cercato di abbinare sempre cucina e musica“.

Borghese ha poi parlato di come vengono ideati e progettati i format televisivi affermando come ci sia una squadra di lavoro che analizza anche i format esteri e in cui ognuno porta la propria idea; conclusa questa fase si passa alla creazione di varie puntate zero che vengono proposte a un pubblico ristretto che manifesta il suo gradimento o meno. In seguito Borghese ha anche spiegato le differenze tra Stati Uniti e Italia, in questo determinato settore: “Negli USA sicuramente c’è maggiore organizzazione e maggiore disponibilità economica, ma in Italia abbiamo risorse gastronomiche superiori“.

Lo chef è poi passato alla descrizione del mondo del catering, da lui particolarmente conosciuto in quanto, nel 2006, ha fondata una società di banqueting’n’catering AB-Il lusso della semplicità. Inoltre lo chef ha rivelato come tale ambito sia particolarmente ostico da portare sul piccolo schermo, ma anche come vi sia un progetto televisivo in cantiere che va in questa direzione.

Infine, prima di congedarsi dalla platea, Borghese ha riservato un’ultima riflessione al mondo della televisione: “Essere giunto in TV è sicuramente un grande traguardo; c’è da dire che tra televisione e libro preferisco la prima per certi aspetti, ma sicuramente la costruzione di un libro, come quello che sto presentando qui oggi, è un lavoro molto impegnativo, che richiede tante risorse. Allo stesso modo devo anche dire che la televisione, secondo me, ha cambiato il modo con cui gli italiani approcciano alla cucina e al cibo: probabilmente la televisione ha avuto il merito di far riscoprire agli italiani il piacere di stare a casa e di aggregarsi intorno alla cucina”.