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Scafati in MoVimento si interroga sui rapporti tra Acse e Comune

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Scafati in MoVimento si interroga sui rapporti tra Acse e Comune

In occasione dell’incontro per l’igiene urbana e la raccolta dei rifiuti, Scafati in MoVimento si interroga sui rapporti tra Acse e Comune

In risposta all’invito per un incontro con tema l’igiene urbana e la raccolta dei rifiuti che l’Acse ha inviato a varie associazioni della città, Scafati in MoVimento si interroga sui rapporti esistenti tra l’ente e la commissione straordinaria.

“Ben venga l’invito a chi tiene alla città, a chi vuole occuparsene. Ma vorremmo capire se l’Acse e la commissione straordinaria si rendono conto che non possono fungere da trampolino di lancio o dare la riabilitazione a chi ha fatto parte dell’amministrazione Aliberti, sciolta per camorra. Premesso che la polemica non è assolutamente rivolta verso l’ex consigliere Michele Raviotta, che cerca visibilità e di riabilitarsi in modo legittimo. Viviamo in un momento di profonda crisi economica, subiamo l’inciviltà di una parte della cittadinanza che mal governata è stata abituata male”. Così si esprimono gli attivisti di Scafati in MoVimento.

Infatti, l’associazione ritiene che la cattiva gestione precedente non è imputabile solo all’ex sindaco, ma a tutta la squadra che lo sosteneva. “Se poi per la commissione e l’Acse chi è stato causa di tal situazione può anche essere risoluzione, ce lo dicano chiaramente. Così, alle prossime riunioni chiederemo che sia presente anche l’ex vicepresidente dell’Acse Mimmo Casciello. L’ex consigliere Raviotta ha avuto la chance politica di risolvere le problematiche legate all’igiene urbana della città quando ha sponsorizzato il nome dell’ultimo presidente della partecipata comunale Acse”.

“Dunque la commissione straordinaria, come spesso è accaduto in passato, sta commettendo l’ennesima gaffe e tutto sarà fatto presente al prefetto di Salerno appena sarà fissato l’incontro. Chiediamo quindi che la politica attiva resti fuori da certe iniziative e che la Commissione Straordinaria sia garante di questo”. Così concludono gli attivisti di Scafati in MoVimento.