Home Attualità Questione sicurezza, Amabile chiede maggiori controlli a Fisciano

Questione sicurezza, Amabile chiede maggiori controlli a Fisciano

0
Questione sicurezza, Amabile chiede maggiori controlli a Fisciano

Il neoconsigliere Regionale del PD Tommaso Amabile interviene sulla questione sicurezza chiedendo maggiori controlli per arginare i fenomeni di vandalismo e di reati diffusi sul territorio

[ads1]

I recenti reati che si sono consumati nel Comune di Fisciano con furti e atti vandalici di vario genere hanno fatto tornare in auge il dibattito sulla sicurezza pubblica in un territorio dove l’emergenza criminalità sembra aver sconfinato oltre i limiti dell’immaginabile.

Quattro furti alla frazione Penta, altri due tentativi di ingresso in abitazioni private, un tentativo di furto in un centro estetico a Lancusi, tutti episodi verificatisi in contemporanea nell’arco della stessa notte. E ancora, pochi giorni prima, il furto con scasso ad una tabaccheria nel pieno centro di Lancusi, accanto al centro estetico finito anch’esso nel mirino dei ladri.

Sulla questione è intervenuto l’ex sindaco di Fisciano, Tommaso Amabile, attuale consigliere regionale del PD, il quale, oggi più che mai, sottolinea l’importanza e la necessità di istituire quel famoso commissariato di polizia all’interno dell’Università degli Studi di Salerno (con sede a Fisciano), innanzitutto per incrementare il livello di sicurezza e di controlli sull’intero territorio della Valle dell’Irno e in secondo luogo per arginare i fenomeni delinquenziale, purtroppo in costante crescita.

Spesso, al sottoscritto, quando ricoprivo la carica di sindaco di Fisciano, è stato richiesto di effettuare questione sicurezza amabileun controllo più serrato del territorio per evitare che si verificassero episodi di criminalità – ha spiegato l’attuale consigliere regionale del PD Amabile – Su questo fronte, la polizia municipale ha intensificato la propria azione di monitoraggio grazie anche a periodici controlli notturni. Tuttavia credo che da soli, i vigili urbani, non possono contrastare i crescenti fenomeni delinquenziali. C’è bisogno di una maggiore sinergia anche con le altre forze dell’ordine operanti sul territorio”.

Una questione più volte affrontata e sinora mai risolta, soprattutto per le resistenze provenienti dal Ministero dell’Interno, che tramite l’allora sottosegretario di Stato, Carlo De Stefano, rispose a un’interrogazione del parlamentare Tino Iannuzzi ritenendo inutile la costituzione di questa struttura di potenziamento dei controlli, motivando questa scelta sulla base di una relazione fornita dalle autorità provinciali di pubblica sicurezza che avrebbero ritenuto soddisfacente l’attuale situazione della sorveglianza, dell’ordine e della sicurezza su tutto il territorio di riferimento. La battaglia su questo fronte resta comunque aperta.

[ads2]