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Pontecagnano: rimossi manifesti funebri di Delle Chiaie

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Pontecagnano: rimossi manifesti funebri di Delle Chiaie

A Pontecagnano sono stati rimossi i manifesti funerbi affissi dalla comunità politica di Avanguardia Nazionale, in memoria di Stefano delle Chiaie, storico esponente della destra radicale

La Polizia Municipale di Pontecagnano, già allertata dl Comando della locale stazione dei Carabinieri, è stata incaricata a rimuovere dei manifesti funebri affissi in memoria di Stefano Delle Chiaie dalla comunità politica Avanguardia Nazionale per le strade della città.

Il Sindaco Giuseppe Lanzara ha così commentato la sua decisione su Facebook: “La rimozione dei manifesti funebri in memoria di Stefano Delle Chiaie è stato un atto dovuto nei confronti delle vittime delle principali stragi cui è legato il suo nome, ma anche a tutela dei valori della democrazia e della giustizia. Le Istituzioni, mai come in questo momento storico in cui sono sempre più esasperati i sentimenti di odio e di rancore verso gli altri, soprattutto le minoranze, hanno l’obbligo morale di insistere sul principio dell’isolamento e della condanna di tutte quelle frange che inneggiano agli pseudo valori della destra più estrema e più violenta, contravvenendo ai principi costituzionali”.

A notare la presenza dei manifesti, esposti in Corso Umberto, Piazza Sabbato e Via Alfani, sono stati dei passanti che hanno riconosciuto il nome dello storico esponente della destra radicale componente del Movimento Sociale Italiano, fondatore di Avanguardia Nazionale, e oltretutto accusato di essere fra i principali artefici delle stragi che, negli anni Settanta, hanno provocato in Italia la morte di decine di vittime innocenti.

Anche l’Associazione Memoria in Movimento, nella persona del Presidente Angelo Orientale, ha ripudiato il gesto compiuto dai militanti di Avanguardia Nazionale: in mattinata, dopo esser venuti a coscienza della notizia, è arrivata una nota pervenuta al Prefetto di Salerno e al Sindaco Lanzara, dove è stato fatto presente che il gesto è stato un “grave, esplicito, inedito e preoccupante attacco ai valori costituzionali”.