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Luperto e Bosi in Avellino – Palermo del Campionato Primavera

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Luperto e Bosi in Avellino – Palermo del Campionato Primavera
Luperto e Bosi

Dopo l’immeritata sconfitta di sabato scorso con il Palermo per due a zero, abbiamo ascoltato il tecnico dell’Avellino Claudio Luperto

[ads2] P.D.: “Gara veramente sfortunata contro il Palermo. Mentre in altre gare si riusciva a costruire, ma non si concretizzava, oggi invece due traverse hanno negato la gioia del goal all’Avellino?” 

Luperto: “Se vogliamo essere precisi, oggi le traverse sono state tre! Sì, perché per ben tre volte e a portiere battuto abbiamo colto la traversa.

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Uno dei tanti attacchi dell Avellino.

A prescindere da questi episodi, oggi i miei ragazzi mi sono piaciuti. Sono stati aggressivi, hanno cercato di fare la gara e in pratica quasi mai hanno fatto giocare gli avversari. Queste sono le cose che voglio sempre vedere, poi se arriva anche il risultato a premiarci… tanto meglio. Oggi la squadra ha creato tante occasioni, purtroppo in quelle più favorevoli, per ben tre volte abbiamo preso la traversa. Poi il goal annullato… dopo la partita il mio giocatore mi ha spiegato di non aver toccato di mano. Il Palermo ha avuto pochissime occasioni direi un paio e… perdere poi due a zero …lascia certo molto rammarico”.

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Ultime raccomandazioni di Luperto ai suoi prima di Avellino Palermo.

P.D.:  “Tra le altre cose, nella circostanza della prima rete del Palermo, dagli spalti è parso vedere il portiere Patella ostacolato. Poteva starci un fallo?”

Luperto: “Si, in mischia il portiere si è ostacolato con uno dei nostri, non saprei dire se prima si è scontrato con un avversario, ma questi alla fine sono dettagli. La considerazione piacevole che scaturisce da questa gara, e alla fine è quella più importante, è dato dal fatto che la squadra sta crescendo. Ripeto oggi i miei ragazzi mi sono piaciuti sia sotto il profilo del gioco che dello spirito messo in campo”.

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Mister Bosi all ingresso in campo.

Diversamente dal collega di Avellino, mister Bosi parla di una vittoria meritata perché cercata.

P.D.: Palermo bravo a sfruttare e capitalizzare tutte le occasioni costruite. In questo è contato molto anche l’esperienza di Della Rocca?”

C. Luperto:  “Penso che Della Rocca è un giocatore importante per la prima squadra, che sta recuperando da un grave infortunio. Quest’oggi ha giocato con noi dandoci una mano.

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Della Rocca del Palermo classe ’87.

Per parlare della gara di oggi, ci sta che ci siano alcuni episodi che ti favoriscono e altrettanti che ti sfavoriscono e poi ti penalizzano. Penso che oggi è andata male all’Avellino… ma tutto sommato penso che poteva starci anche un pareggio, al di là delle traverse. Poi in definitiva anche noi abbiamo colto un palo su un bel tiro di Bentivegna. Nel corso dell’incontro, sia il Palermo che l’Avellino, hanno cercato di fare la gara. Certo è che, per come ho visto io l’Avellino, la sua classifica sembra bugiarda. Anche noi abbiamo avuto un inizio di campionato che è andato molto male. Oggi per noi è girata meglio e abbiamo vinto la gara. Posso dire che nelle precedenti gare ci è andata male e siamo stati sfavoriti. Oggi no, ma anche questo è il calcio, considerando poi alla fine che episodi negativi ed episodi positivi si compensano. Sapevamo che venendo ad Avellino non certo avremmo trovato un compito facile. La gara è stata equilibrata, ma noi abbiamo sempre cercato di segnare. Nella prima parte non ci è riuscito di andare a rete e questo è dipeso anche dalla bravura dei nostri avversari. Poi alla fine, questa nostra ricerca di segnare, si è concretizzata nel finale di gara e qui siamo stati bravi a riuscirci”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...