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Luca Scafuri, speaker per un giorno allo stadio Arechi

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Luca Scafuri, speaker per un giorno allo stadio Arechi
www.salernomagazine.it

Non capita tutti i giorni di dover urlare in un microfono, farsi sentire da 7000 persone festanti, per incitare la propria squadra del cuore. Sei sugli spalti ed esulti di gioia per un gol o imprechi per un’occasione sfumata o una decisione sbagliata; ma in quelle circostanze sei un tifoso che si lascia andare all’istinto. Invece, in quel gabbiotto della tribuna stampa, probabilmente l’emozione è ancora più grande, ma la concentrazione è importantissima. E proprio domenica scorsa, a scandire le formazioni, le segnalazioni tecniche e gli annunci, i gol del match tra Salernitana e Pontedera non c’era come al solito Matteo Amaturo, ma Luca Scafuri, redattore per Zerottonove.it e per granatissimi (figlio d’arte dei giornalisti Mimmo Scafuri e Rosaria Coppola, ndr.).

L’amico e collega, domenica scorsa ha scaldato l’ugola per il popolo granata, speaker per un giorno nel principe degli stadi per l’amata Salernitana. E noi di Zerottonove, orgogliosi di questa performance, ne abbiamo approfittato, per fare qualche domanda al nostro Luca e raccogliere le sue impressioni sull’esperienza di domenica.

Il video della rete di Ginestra con l’urlo del gol di Luca Scafuri

Allora Luca, domanda scontata ma doverosa: com’è stata questa esperienza?

E’ stata un’esperienza fantastica, sensazionale, unica. All’inizio ero un po’ emozionato ma poi mi sono rilassato e mi sono goduto quello che è stato un vero e proprio sogno che è divenuto realtà.

Come ti sei preparato nei giorni precedenti al match e cosa hai pensato fino alla domenica mattina?

Sapevo già da un paio di settimane che avrei fatto lo speaker e sin da subito il cuore mi è arrivato quasi in gola. Ho provato una gioia immensa e non vedevo l’ora che arrivasse il fatidico 17 marzo. Nei giorni precedenti ho solo pensato a quanto potesse essere emozionante poter vivere questa esperienza e, per godermela in tutto e per tutto, ho deciso di non prepararmi niente, ma di dare libero sfogo alla fantasia ed alla passione.

La Salernitana domenica ha impattato in casa proprio allo scadere. Tu che ogni domenica segui la Salernitana allo stadio, cosa ne pensi di questo pareggio e del campionato della Salernitana che terminerà tra 7 partite?

Eh si, domenica l’unica nota dolente è stato il risultato finale, in quanto mi avrebbe fatto enormemente piacere festeggiare la “mia prima volta” con una vittoria, ma purtroppo è arrivata la beffa finale. Da un punto di vista tecnico, i Granata non stanno vivendo un momento esaltante, ma sono sicuro che già da domenica prossima ci sarà una pronta risposta, in quanto la squadra possiede tutte le caratteristiche in grado di poter garantire la vittoria del campionato e la promozione in prima divisione.

Tornando alla tua giornata particolare, quando ti sei emozionato di più e quando invece hai avuto qualche timore di troppo?

I momenti più emozionanti sono stati due. In primis quando Ginestra ha gonfiato la rete ed ho potuto “esultare” come un tifoso vero e proprio, con la differenza che avevo il microfono per poter urlare il nome del bomber in tutto lo stadio. Il secondo è stato al momento della lettura delle formazioni. Invece timori non ne ho avuti. Ero emozionato prima di iniziare a leggere la prima parola, ma poi mi sono sciolto e ci ho preso gusto. Avevo fiato per urlare a qualche altro gol.

Vuoi ringraziare o menzionare qualcuno in particolare?

Voglio approfittare di questa intervista per ringraziare coloro i quali hanno permesso di coronare questo sogno, ovvero lo speaker ufficiale dell’Arechi Matteo Amaturo e l’addetto stampa della Salernitana Gianluca Lambiase.

E noi invece ne approfittiamo per fare un grande “in bocca al lupo” a Luca, con l’augurio di ripetere l’urlo del gol più e più volte, soprattutto che in futuro possa togliersi soddisfazioni ancora più grandi e perché no, magari ricoprire il ruolo di speaker in pianta stabile.