Home Attualità Limoni IGP Costa d’Amalfi: positivo l’inizio della raccolta

Limoni IGP Costa d’Amalfi: positivo l’inizio della raccolta

0
Limoni IGP Costa d’Amalfi: positivo l’inizio della raccolta
Immagine da Pixabay

Saranno 3 milioni i kg di limoni IGP Costa d’Amalfi certificati. Procede positivamente la raccolta iniziata il primo marzo

Procede positivamente la raccolta dei limoni IGP Costa d’Amalfi iniziata il primo marzo, con un mese di ritardo rispetto agli anni passati per motivi climatici poiché il frutto ancora non aveva raggiunto il punto di maturazione, ovvero peso, dimensioni e forma idonee alla commercializzazione IGP.

La raccolta e’ finora positiva per resa e qualità. A confermarlo Angelo Amato, presidente del Consorzio di tutela Igp e referente per la Costa d’Amalfi di Coldiretti Salerno.

Vi e’ abbondanza di frutti sulle piante – conferma Amato – la raccolta è in pieno svolgimento: i produttori negli ultimi mesi hanno avuto un po’ di problemi con il freddo e gli sbalzi climatici ma, per fortuna, la qualità si sta confermando ottima. Il clima altalenante, caratterizzato per lunghi periodi da vento e freddo, rischia però di penalizzare la stagione 2020 a causa della forte defogliazione delle piante. Vedremo nei prossimi mesi. È prematuro effettuare stime”. Positive sono anche le contrattazioni: “Il marchio Igp e la grande qualità delle produzioni – sottolinea Amato – fanno sì che i nostri limoni siano molto richiesti sul mercato. Attualmente il prezzo al contadino si aggira intorno all’euro e venti centesimi al kg e sui 2 euro ai mercati. È una buona partenza”.

Anche quest’anno saranno quasi tre i milioni di chili di limone certificati igp: “Il prodotto fresco è destinato prevalentemente al mercato nazionale della grande distribuzione – spiega Amato – mentre il mercato estero composto soprattutto da Francia, Germania e Stati Uniti è interessato al prodotto trasformato. Numeri a parte, riteniamo molto positivo il recupero, la valorizzazione e la riqualificazione di tanti limoneti abbandonati e soprattutto il crescente interesse al biologico: sono decine le aziende, guidate soprattutto da giovani, in fase di conversione, che nei prossimi tre anni garantiranno un ulteriore balzo in avanti nella qualità e nella competitività del prodotto a livello nazionale e internazionale”.