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I vincitori del memorial “Scarfato”

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I vincitori del memorial “Scarfato”

Successo di partecipanti e di pubblico al primo memorial “Giuseppe Scarfato“, manifestazione ciclistica svoltasi domenica scorsa alle pendici dei monti Lattari, tra i territori comunali di Sant’Antonio Abate e di Lettere, in provincia di Napoli. Ben 162 ciclisti appartenenti a trenta società diverse, un fiume di biciclette che si sono date battaglia su un impervio territorio per un stupenda competizione della categoria “Mountain Bike”. Il percorso, della lunghezza di cinque chilometri, è stato disegnato meticolosamente dallo staff organizzativo “Alfano Bike”, che ringrazia la disponibilità concessa dal Comune di Sant’Antonio Abate per la Protezione Civile e il Corpo dei Vigili Urbani.

MBT PartenzaPuntuale la partenza da Piazza Mercato a Sant’Antonio Abate, luogo previsto anche per l’arrivo. Dopo i riconoscimenti del caso di tutti i partecipanti, il fiume delle MTB ha iniziato il suo deflusso alla volta della prima salita verso Lettere.

Prima salita Memorial Scarfato

Il percorso infatti contemplava circa due chilometri di salita con picchi frequenti al 25 per cento . Caratteristico e secolare il percorso un tempo effettuato solo da mulattiere che consentivano gli scambi commerciali da monte a valle e viceversa. Primo tratto ancora con manto bitumiso e panorama mozzafiato sul golfo di Napoli.

MTB il panorama della gara

L’ultimo sforzo della salita si è concluso ai piedi dello stupendo castello medievale di Lettere, le cui origini sono datate intorno al 1020-1050.

Castello di Lettere

Da questo tratto in poi è cominciato il percorso sterrato che ha diminuito lo sforzo fisico dovuto alle pendenze, ma ha aumentato notevolmente le difficoltà atte a mettere in luce tutta la bravura dei partecipanti a questa specialità. Anche se la scenografia degli uliveti secolari era suggestiva, non sono mancate rotture e qualche ritiro.

MBT percorso sterratoLotta avvincente in alcuni frangenti di questo percorso, dove si è avuta la selezione più forte e non sono mancati tratti da percorrere a piedi con la bici alle spalle. L’esito è risultato sempre molto incerto fino al raggiungimento del traguardo che è stato tagliato per primo da Ammirati Vincenzo. Le sue fatiche sono state ripagate con il trionfo di questa prima edizione del memorial “Giuseppe Scarfato”. Vittoria ottenuta anche da Lucia Pepe, prima delle  donne a tagliare il traguardo dei cinque chilometri.

Questo l’ordine di arrivo:

1° Ammirati Vincenzo; 2° Sangiovanni Vincenzo; 3° Balzano Severino Luigi; 4° Russo Paolo; 5° Di Luca Vincenzo.

Lucia Pepe 1°
Tutta la gioia di Lucia Pepe

I primi tre classificati sono stati premiati dal sindaco di Sant’Antonio Abate Antonio Varone e dall’assessore Angelo De Stefano, alla presenza del fortissimo scalatore professionista Domenico Pozzovivo.

Ammirati Sangiovanni e Balzano

L’evento, ottimamente riuscito e immortalato dalle foto dell’amico Giovanni Maggiolini, ha dato lo spunto per sentire i commenti dalla viva voce del soddisfatto presidente Franco Alfano. “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa prima manifestazione in memoria di Giuseppe Scarfato – ha dichiarato Alfano – Ringrazio la famiglia Scarfato, che ha offerto la premiazione della gara per le primissime posizioni, e tutti gli sponsor che hanno integrato le altre premiazioni. Sono onorato della presenza di un professionista della levatura di Domenico Pozzovivo, che ha dato maggior rilievo e lustro allo svolgimento della gara stessa. Infine un ringraziamento a tutte le istituzioni che  sono state vicine al comitato organizzativo “Alfano Bike”  e che sicuramente ci appoggeranno per le edizioni future che, visti i risultati ottenuti, andremo ad organizzare annualmente”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...