Home ZON News Violento pestaggio a Giffoni Valle Piana: arrestato un pluripregiudicato

Violento pestaggio a Giffoni Valle Piana: arrestato un pluripregiudicato

0
Violento pestaggio a Giffoni Valle Piana: arrestato un pluripregiudicato

Misura cautelare di arresto per un pluripregiudicato responsabile di un violento pestaggio avvenuto a Giffoni Valle Piana lo scorso 24 novembre 2019. Continuano le indagini

Violento pestaggio a Giffoni Valle Piana: scatta un arresto. I Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, nei confronti del pluripregiudicato C.M, classe 1984, ritenuto responsabile di concorso in sequestro di persona, lesioni aggravate e rapina in danno di un uomo di Pontecagnano (classe 1977), pure gravato da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Il fatto

Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate dai Carabinieri della Stazione di Giffoni Valle Piana allorquando, il 24 novembre 2019, allertati telefonicamente, rinvenivano presso un poligono di tiro situato in località Colle della Maddalena di quel Comune, una persona denudata con evidenti segni di tumefazione al viso, poi identificato nella citata vittima.

Soccorso e medicato presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno (ove otteneva 20 gg di prognosi per trauma contusivo con varie fratture facciali), il malcapitato riferiva ai militari intervenuti di essere stato oggetto, la sera precedente, di una cruenta aggressione ad opera di 3 – 4 individui, di cui non era in grado di fornire elementi per l’identificazione se non quello che taluni di essi avessero un accento straniero. Raccontava di essere stato sorpreso alle spalle nel mentre camminava a piedi in Via Picentia di Pontecagnano dai citati malviventi, che iniziavano a pestarlo violentemente con calci e pugni, per poi rinchiuderlo all’interno di un’autovettura e trasportarlo in detto poligono, sito in zona collinare.

Qui veniva completamente denudato, ancora pestato a sangue ed abbandonato dopo essere strato violentemente derubato degli indumenti, degli effetti personali e del suo telefono cellulare.

L’immediata acquisizione dei filmati di videosorveglianza del poligono di tiro da parte dei Carabinieri della Stazione di Giffoni V.P. consentiva di individuare, in orario compatibile con la violenta aggressione, l’automobile – una Mercedes modello ML 270 di colore grigio con targa bulgara – utilizzata dai malviventi. Da qui l’identificazione di C.M., proprietario ed utilizzatore del veicolo, quale uno dei protagonisti – se non il principale – del grave episodio criminoso.

Infatti, individuata la sua autovettura, grazie al raffronto di taluni particolari potuti
esaltare dalla visione delle immagini, i Carabinieri, dopo un servizio di osservazione
eseguito a Pontecagnano la sera del 25 novembre successivo, procedevano al controllo ed al sequestro di detto veicolo, alla cui guida vi era il responsabile, nonché alla perquisizione domiciliare a carico dello stesso. Il rinvenimento di tracce ematiche all’interno dell’auto, e precisamente nel vano portabagagli, consentivano altresì l’estrapolazione di un profilo genetico che, comparato con quello appartenente alla vittima del cruento pestaggio, ne faceva emergere una perfetta concordanza biologica.

Elemento, quest’ultimo, pienamente compatibile con le dichiarazioni rese dalla parte offesa (tra l’atro valutate assolutamente attendibili dal GIP), a cui si aggiungeva anche il maldestro tentativo di lavaggio della tappezzeria dell’auto all’indomani dell’aggressione.

In sintesi, l’esito complessivo delle investigazioni, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, ha permesso di documentare gravi indizi di colpevolezza a carico del citato C.M., pienamente condivisi dal GIP che ha disposto la misura cautelare.

Proseguono le indagini per l’individuazione dei correi e del concreto movente dell’azione criminosa, sul quale la vittima ha offerto scarsa collaborazione, ma da ricondurre presumibilmente ad ambienti delinquenziali.