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Fortunato Cerlino ospite della rassegna Dlivemedia all’Unisa

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Fortunato Cerlino ospite della rassegna Dlivemedia all’Unisa

“Ho provato a descrivere la mia difficile situazione familiare e l’unico strumento che avevo era la parola; la scrittura era la mia stanza” così l’attore Fortunato Cerlino ha raccontato agli studenti la genesi del suo libro

Oggi all’Università degli Studi di Salerno nell’ambito della rassegna culturale Dlivemedia Fortunato Cerlino, attore, autore e regista. Accolto da numerosi studenti nella Sala Eventi Mensa l’attore ha parlato in modo anche crudo e volutamente “provocatorio” di realtà che ci circondano.
Partendo da “GOMORRA”, in cui lui interpreta Don Pietro Savastano, camorrista, ha spiegato quanto purtroppo esista un processo di emulazione perchè “le persone hanno bisogno di crearsi degli EROI INTERIORI“, ai quali andrebbero opposti e sovrapposti ANTI-EROI, che spesso scarseggiano.
A proposito del suo libro “SE VUOI VIVERE FELICE” (che racconta la storia di un bambino salvato dalla fantasia), parla di una forte componente biografica, di una “narrazione universale”, con un discorso narrativo che intreccia tanti contenuti con pezzi che si aggrovigliano e poi si sciolgono formando la narrazione.
Io ho sempre scritto, questo romanzo nasce da un quaderno che io ho scritto quando avevo dieci anni. Ho provato a descrivere la mia difficile situazione familiare e l’unico strumento che avevo era la parola; la scrittura era la mia stanza. Ho capito subito il valore delle parole: le parole sono invocazioni, preghiere, cambiano il mondo quando le usi bene, perchè le parole cambiano le persone”.