Pesanti accuse al sindaco dai consiglieri di opposizione Esposito, D’Auria e Siniscalco

Una lettera inviata ai cittadini di Baronissi. E’ il tema dell’attacco che i gruppi Azione Civica e Nuova Baronissi di Tony Siniscalco rivolgono al Primo Cittadino Giovanni Moscatiello. ”Una lettera ambigua e vergognosa è stata inviata ai baronissesi – dichiara Siniscalco – in cui l’attuale amministrazione comunale ha comunicato, con una forma contorta e molto capziosa, che a Palazzo di Città si forniscono notizie in merito al programma Garanzia Giovani.  Non si può speculare sulle difficoltà lavorative che i giovani stanno vivendo in questo periodo di crisi. Tempo fa avevamo aperto – aggiunge Siniscalco – uno sportello per aiutare i ragazzi a trovare un impiego grazie all’aiuto della Provincia; le varie aziende contattavano il comune che, a sua volta, chiamava le persone in cerca di occupazione. Ebbene questo servizio innovativo è stato chiuso dall’ente comunale dopo solo un anno”.

Non da meno il capogruppo di Azione Civica Antonio D’Auria che giudica ignobile il comportamento del sindaco: ”Fare campagna elettorale illudendo i giovani in questo modo è quanto di più squallido possa esistere”. In sostanza la contestata missiva inviata alle case dei cittadini, invitava i giovani inoccupati ad informarsi riguardo il programma ”Garanzia Giovani”, un piano che il Ministero del Lavoro ha messo in campo per favorire l’occupazione giovanile. Nella suddetta lettera si annunciava anche un incontro in Aula Consiliare per il prossimo 23 aprile con alcuni rappresentanti di Confindustria e l’Università di Salerno. Tale progetto però, a detta dei consiglieri di Azione Civica e Nuova Baronissi, non riguarda minimamente le competenze comunali. Si tratterebbe quindi di una strumentalizzazione politica che Moscatiello starebbe utilizzando allo scopo di carpire un maggior numero di voti. ”Siamo di fronte all’ennesima presa in giro – dichiara il candidato sindaco Gennaro Esposito – che tocca la sensibilità delle persone che vivono una condizione di disagio. Una vera e propria offesa che i cittadini dovranno lavare con il voto”.