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Parco Archeologico di Velia, accesso gratuito domenica

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Parco Archeologico di Velia, accesso gratuito domenica

Ogni prima domenica del mese i musei e le aree archeologiche statali sono visitabili gratuitamente. Anche ad Ascea (SA) al parco archeologico di Velia, domenica 6 novembre 2016, si entrerà gratis

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Il Parco Archeologico di Velia ad Ascea,  gestito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino  diretta da Francesca Casule, resterà aperto al pubblico, con accesso gratuito questa domenica, 6 novembre 2016, dalle 9.00 fino a un’ora prima del tramonto.

Il Parco archeologico di Velia coincide con il sito dell’’antica colonia di Elea, fondata da coloni greci provenienti da Focea, in Asia Minore, intorno al 540 a. C.“Velia” è il nome romano della città. Posta sul promontorio che anticamente si protendeva sul mare e che oggi separa la piana dell’’Alento da quella di Ascea, la città è ben riconoscibile nel circuito delle sue mura e nei principali monumenti, oggi visibili per la maggior parte nei rifacimenti subiti in età romana. L’’area del Parco, tutta visitabile, è di circa dieci ettari, e corrisponde a solo una parte dell’’antico spazio urbano, di circa novanta ettari.

Domenica al Parco Archeologico di Velia con ingresso gratuito Negli anni ’’60 del ‘’900 è stata avviata un’’intensa attività di ricerca e di esplorazione dell’’area che ha portato alla definizione del tessuto urbanistico all’’interno della cinta muraria. Da allora il lavoro di ricerca e valorizzazione viene svolto con continuità grazie anche al finanziamento nel 1996 di uno “Studio di fattibilità per il restauro, il riuso e la valorizzazione del Parco Archeologico” che ha dettato le linee guida per la realizzazione di una serie di progetti già realizzati ed ancora in corso, mirati al restauro dei singoli monumenti, alla realizzazione di servizi di accoglienza per il pubblico, al’l’incremento della ricerca sul terreno, alla creazione di percorsi di visita adeguatamente supportati da apparati didattici.

In tale ottica di valorizzazione, l’’area archeologica di Elea -­ Velia viene riconosciuta tra i Grandi Attrattori culturali della Regione Campania. Il percorso di visita si snoda dalla parte bassa della città antica (c.d. Quartiere Meridionale) occupata dalla necropoli di età romana, dal fronte delle mura e, all’’interno di esse, dai complessi abitativi di età ellenistica e romana. Imboccando una stradina che devia sul lato destro si raggiunge la masseria Cobellis che insiste sui resti visibili di un edificio pubblico di età imperiale. All’’interno della Masseria è allestito un piccolo antiquarium su due livelli dove sono esposti i modelli delle ricostruzioni dei principali monumenti della città e i reperti più rappresentativi del sottostante edificio di età imperiale.

Ritornando indietro verso i quartieri di età ellenistica e risalendo lungo la strada antica si costeggia un edificio termale di età imperiale e continuando la salita a destra si trova la c.d. Agorà, probabilmente un ginnasio o un santuario dedicato al dio Asclepio e infine si arriva alla monumentale Porta Rosa (fine IV -­ inizi III sec. a.C.).

Ridiscendendo la via di Porta Rosa, invece, si imbocca sulla destra il sentiero moderno che conduce al promontorio dell’Acropoli, dove si conservano le abitazioni dei coloni focei (VI sec. a. C.), il teatro e i resti di un tempio. Sono presenti inoltre strutture relative alla costruzione di un castello, tra cui la torre di età angioina che costituisce il punto di riferimento visivo per tutta l’area del golfo di Casal Velino. Nella zona sono allestite due sedi espositive: la Cappella Palatina (dedicata a San Quirino) e la chiesa di S. Maria che ospitano le raccolte dei materiali archeologici più significativi delle diverse fasi di vita della città.

Ulteriori informazioni sul sito web www.ambientesa.beniculturali.it  info 089 2573241 / Fax 089 318120– Per approfondimenti: I luoghi e gli eventi www.beniculturali.it – Numero verde 800 99 11 99

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).