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Crying Day Care Choir al Draft di Vallo della Lucania – Intervista –

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Crying Day Care Choir al Draft di Vallo della Lucania – Intervista –

I Crying Day Care Choir sono un trio di polistrumentisti provenienti dalla Svezia che propone un neo-folk da loro spesso ribattezzato “flower folk”

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In occasione del loro live al Draft di Vallo della Lucania (SA) gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerli meglio.

D: Prima di tutto presentatevi ai nostri lettori: chi sono i Crying Day Care Choir?

R: Siamo un trio folk proveniente dalla Svezia. Siamo Jack, Sara e Bill. Sara è sposata con Jack che è fratello di Bill, quindi siamo una “family band”.

D: Che musica fanno i Crying Day Care Choir?

R: Suoniamo folk contemporaneo, che affonda le sue radici nel folk tradizionale Americano. Visto che spesso i fiori sono i protagonisti delle nostre canzoni a volte ci riferiamo alla nostra musica come “flower folk”.

D: A quali artisti vi ispirate maggiormente?

R: Ci ispiriamo ad alcuni dei più grandi musicisti folk come Simon & Garfunkel per le armonie e l’uso delle voci ma siamo ispirati anche da artisti contemporanei come Edward Sharpe e The Magnetic Zeros, Devendra Banhart. Abbiamo incontrato Devendra un paio di anni fa a Berlino ed era super-carino e gentile: sarebbe bello passare ancora del tempo con lui.

D: Venite dalla Svezia: c’è qualcosa che vi piace particolarmente dell’Italia?

R: Amiamo il calore umano, tutti gli stupendi alberi, la natura, l’oceano, le persone. Amiamo l’Italia!!!

D: Siete tutti polistrumentisti: come e quando è avvenuto il primo approccio con la musica e cosa vi ha spinti ad approcciarvi a più strumenti?

R: Abbiamo iniziato a suonare ognuno in modi differenti e in momenti differenti. Jack ha iniziato a suonare la chitarra quando aveva all’incirca 13 anni, ma non troppo seriamente: solo un paio di anni dopo ha iniziato a scrivere canzoni per proprio conto. Bill ha iniziato suonando l’ukulele e la chitarra nei Monde Yeux insieme a Jack. Io, Sara, ho iniziato suonando l’ukulele quando con Jack abbiamo viaggiato per gli Stati Uniti per due mesi, otto anni fa. Così abbiamo iniziato a suonare insieme, abbiamo tutti imparato a suonare nuovi strumenti per rendere il nostro sound un po’ più corposo, quindi è possibile nonostante siamo solo in tre. Quindi puoi vederci alle volte suonare tre strumenti e nel contempo cantare.

D: Parlateci dell’EP “The Wonderlust EP”. Com’è nato, come e dove è stato registrato, di cosa parla?

R: “Wonderlust” parla del viaggio, del guardare il mondo e camminare sul battito della tua batteria personale. Fare ciò che ami con la gente che ami. È nato la scorsa estate, quando eravamo nell’arcipelago di Stoccolma dove abbiamo un nostro studio personale in una piccola cascina rossa. È nato dopo un periodo in cui non avevamo scritto nulla, dalla nascita del nostro secondo figlio, Zissou. Quindi è stato il risultato di tanta energia creativa accumulata che aspettava di esplodere!!!

D: Come nascono i vostri brani? C’è lavoro di equipe o nascono da un compositore in particolare?

R: Cerchiamo sempre di fare in modo che ognuno di noi sia coinvolto nel processo compositivo. Magari qualcuno ha un’idea per una canzone e poi ognuno di noi inizia a proporre idee per arrangiamenti, armonie e ritmiche.

D: Progetti attuali e futuri?

R: Questo mese di tour in Italia ci ha invogliati tantissimo a continuare a suonare in giro il più possibile. Abbiamo inoltre un album programmato per il prossimo autunno/inverno. Quindi i nostri piani futuri sono più o meno quelli di continuare a fare quello che facciamo e, si spera, tutto semplicemente crescerà.

I prossimi appuntamenti live del Draft sono venerdì 22 aprile con gli italo-americani Joseph Martone & The Travelling Souls e giovedì 28 aprile con il one-man-show Johnny DalBasso.

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