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Castello dei Sanseverino, completamento degli interventi

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Castello dei Sanseverino, completamento degli interventi

Il Castello dei Sanseverino è pronto a subire quegli interventi necessari alla fruizione turistico-culturale del Parco naturalistico archeologico. Adottata la delibera di approvazione da parte della Giunta comunale

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La giunta comunale ha adottato la delibera di approvazione del protocollo di intesa con la Sovraintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Salerno e Avellino, allo scopo di proseguire l’iter amministrativo per il recupero definitivo del Parco Naturalistico Archeologico Regionale del Castello dei Sanseverino”

Questo è quanto affermato dal Sindaco di Mercato San Severino.

L’Amministrazione Comunale – precisa il Sindaco- allo scopo di candidare il progetto alle iniziative di accelerazione della spesa POR Campania FESR 2007-2013, ha riapprovato con delibere di Giunta gli interventi relativi ai lotti: nucleo abitato del Castello medievale dei Sanseverino; restauro e valorizzazione del sito Archeologico di S. Marco a Rota , alla frazione Curteri; restauro e musealizzazione del Convento di S.Antonio, per l’importo complessivo di euro 3.623.334,37. La regione Campania ha previsto, infatti, il finanziamento esclusivo di progetti che abbiano immediata attuazione”.

Il Castello medievale – prosegue il Primo Cittadino – è un mirabile esempio di architettura militare dell’Italia Meridionale e il suo interesse storico-ambientale è reso evidente dalle rovine superstiti dei suoi ambienti e delle sue cinte fortificate. Il centro di Archeologia medievale dell’Università degli Studi di Salerno, nel corso di una campagna di scavi, ha rilevato nell’area archeologica, una stratigrafia complessa che ha messo in luce resti di officine metallurgiche e sistemi per l’uso di macchine da difesa”.

La concretizzazione del progetto – conclude il Sindaco Romano – consentirà un’organica riqualificazione paesaggistica dell’intero nucleo abitato e delle zone limitrofe del Castello e , quindi, la fruizione turistico-culturale del sito. L’area rientra nel circuito delle visite didattiche che, presso la struttura museale ospitata nel Palazzo Vanvitelliano e dal L.E.A. (Laboratori di Educazione Ambientale), ricevono supporto di approfondimento in merito alle campagna di scavo, al restauro conservativo e alla flora censita alle pendici del Castello”. [ads2]