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Bassolino a Salerno per presentare il suo libro

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Bassolino a Salerno per presentare il suo libro

Al Comune di Salerno c’è stata la presentazione del libro dell’ex Governatore della Campania Antonio Bassolino “Le Dolomiti di Napoli – racconti di politica e vita”

bassolinoA distanza di cinque anni, Vincenzo De Luca e l’ex sindaco prima e  governatore della Campania poi Antonio Bassolino si sono seduti allo stesso tavolo per la presentazione del libro di Bassolino “Le Dolomiti di Napoli – racconti di politica e vita”, a cui hanno presenziato anche il rettore dell’università degli studi di Salerno Aurelio Tommasetti e il  Vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania Antonio Valiante. L’incontro è stato moderato dalla giornalista ANSA Patrizia Sessa.

“Le Dolomiti di Napoli” è un libro che non solo racconta la vita politica di Bassolino, ma lo si può conoscere anche sotto il profilo umano, il suo rapporto con Napoli, San Gennaro e la gente in difficoltà. Il tutto è sintetizzato nel discorso delle grandi cime, del salire e dello scendere, un passo alla volta accompagnato da fatica ed impegno. “Questa sera siamo qui per parlare del libro, niente gossip” – le prime parole del sindaco De Luca non appena ha preso la parola – “Discutiamo di un libro in cui è contenuta una riflessione di vita, in cui sono presenti questioni che riguardano la nostra esperienza. Noi veniamo e siamo parte di una storia comune nella quale abbiamo lavorato e combattuto da uomini liberi, esprimendo sempre il nostro pensiero. Di questi tempi è difficile immaginare due uomini liberi. Il libro è in larga misura dedicato alla vita, agli affetti, ai figli ed alle esperienze personali. Si parla della malattia, passando perfino alla cura di due gatti. E’ un libro particolare, perché interpreta un cambio radicale nella gerarchia dei valori nella vita di Bassolino in relazione alla sua vita politica”.

IMAG0364_1Bassolino sceglie Salerno ed il Comune per presentare il suo libro: “Mi fa piacere essere qui. La presentazione è nata in modo semplice, ho chiamato De Luca dicendogli di dover presentare un libro e mi avrebbe fatto piacere la sua presenza, ed eccoci qui. Tra noi ci sono state, ci sono e continueranno ad esserci differenze, perché siamo diversi sotto tanti aspetti, ma abbiamo sempre cercato, e cercheremo sempre, di muoverci all’interno del partito in modo sì libero, ma con il carattere e la personalità di ognuno con rispetto ed istituzione personale. Tengo molto al libro, che non è un viaggio politico, bensì un viaggio dentro me stesso, in cui ho cercato dal titolo e sottotitolo rendere chiaro il contenuto. Salire è faticoso, ma lo fai con sicurezza perché di fronte a te hai la montagna e ti muovi in tranquillità; più fastidioso è scendere, magari facendolo in modo ripido che è molto più pericoloso, perché hai il vuoto ed il burrone dinanzi a te. Metto insieme la mia vita e quella politica però, per lunghi tratti, non hanno viaggiato di pari passo perchè la politica era la cosa più importante, prevaleva su tutto, gerarchicamente superiore. Chi leggerà il libro noterà che non è presente una pagina di rancore o risentimento, eppure avrei avuto tanti motivi per farlo. Ho capito che un rapporto totalizzante con la politica, oltre ad essere incerto, era sbagliato, così ho cercato di fare cose nuove, è importante saper coltivare l’importanza dei rapporti umani; adesso cerco di dedicare gran parte del mio tempo ai miei nipotino, facendo ciò che non ho potuto fare con i miei figli e questi bambini mi hanno fatto un dono preziosissimo che spiegherò loro tra qualche anno: guardare al mondo con occhi giusti, non rivolti indietro ma avanti, cercando di guardare al mondo attraverso occhi sereni e fiduciosi”.