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Antenne e radiazioni, Dragonea manifesta per la salute

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Antenne e radiazioni, Dragonea manifesta per la salute

In alternativa ai “Percorsi del benessere”, evento promosso dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Vietri sul Mare, per la riscoperta del territorio locale e le sue bellezze, il “Movimento per la salute dei nostri figli” scende in campo contro l’inquinamento elettromagnetico a Dragonea

[ads2] Una protesta pacifica, ricca di pathos e determinazione, ha animato le strade di Dragonea, frazione più popolosa di Vietri Sul Mare, nell’ultima domenica di novembre. “I Percorsi del malessere”, questo il nome della manifestazione, rappresenta solo l’inizio di una battaglia contro la disinformazione e soprattutto contro l’indifferenza generale, tallone d’Achille di una Società frenetica e in continua evoluzione come la nostra.

Capitanato da Vincenzo Pisapia, il “Movimento per la salute dei nostri figli” non ha colore politico e nasce dall’esigenza di sensibilizzare la cittadinanza vietrese sulla pericolosità dell’inquinamento elettromagnetico. Difatti, soprattutto la zona alta di Dragonea, è da considerarsi un vero e proprio concentrato di onde e radiazioni, in quanto polo strategico per aziende e addetti del settore.

Inutile sottolineare l’indole “i-tech” di un Mondo che ormai si nutre di pane e tecnologia, come è alquanto improbabile un ritorno alle origini dove il telefono senza fili era solo un miraggio.

“Quello che desta grande preoccupazione – denunciano i membri del movimento – è il numero, sempre in ascesa, di antenne e apparecchiature che popolano le nostre zone, diventando mostri silenziosi. “

Seppur non esistono, ad oggi, prove accertate sui possibili danni correlati ai campi elettromagnetici, molti studi hanno riscontrato un legame tra cellule tumorali ed onde elettromagnetiche. In sostanza l’entità dei rischi legati all’esposizione ad un campo elettromagnetico dipende dall’intensità del campo (induzione magnetica, misurata in Tesla) e dalla distanza dalla sorgente.

Nel luglio 2001 lo Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) ha inserito i campi elettromagnetici nella classe 2B dei “possibili cancerogeni”, affermando che sussiste una “consistente associazione statistica” tra l’esposizione a campi elettromagnetici al di sopra di 0,4 microtesla ed un aumento del rischio di leucemie infantili. Riguardo ai telefoni cellulari, invece, non esistono ancora risultati certi sui rischi (cancro, danni alla memoria, al sistema ormonale) legati al loro utilizzo.

Molti i cittadini di Dragonea, e non solo, che hanno partecipato all’iniziativa, sfilando in corteo per le vie del Paese in segno di protesta.

“Il nostro Belpaese è diventato ormai invivibile, – si legge dai volantini distribuiti durante la marcia – Di fronte a tale scenario, che cosa i cittadini chiedono a gran voce ai rappresentanti delle Istituzioni centrali e periferiche? Che non si muoia più per l’inquinamento: sia esso elettromagnetico sia dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo o delle colture e di conseguenza del terreno. Le leggi che impongono ai Comuni e alle Regioni di individuare i possibili rischi e di intervenire esistono già, ma, purtroppo, vengano applicate in modo inefficace. Si proceda, pertanto, con controlli continui del territorio da parte dell’Asl di competenza”.

Controlli e tutela, queste le principali richieste proposte dal “Movimento per la salute dei nostri figli” alle Istituzioni, perché non esiste futuro all’avanguardia senza un futuro salutare.