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L’amore al tempo di WhatsApp

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L’amore al tempo di WhatsApp

WhatsApp e le doppie spunte blu: Zuckemberg è fiero di rovinare i rapporti amorosi

[ads2] WhatsApp si arma e non introduce la temutissima terza spunta, come si vociferava da tanto tempo, ma fa qualcosa di analogo, d’identico: la doppia spunta blu. Il colore del cielo e il suo riflesso nel mare, la sfumatura azzurra che rilassa-va, questa sarà l’odio di ansiosi, spasimanti non contraccambiati, fidanzati gelosi, amici bisognosi d’attenzioni, colleghi snobbati, parenti molesti, ex fidanzati. Sono lontani i tempi in cui prima di WhatsApp ci si fidanzava con il ragazzo che aveva il nostro stesso piano telefonico, i tempi delle chat su messenger o dei nomi sexy e misteriosi come quando “Micetta 84” era perfetta per “Palla di Pelo 80”.

whatsappL’amore ai tempi di WhatsApp è una continua battaglia , e viene vinta da chi “visualizza” e non risponde. Il dado è tratto e messaggi diventano “allerte letali”, la maggior parte di noi immagina una coltellata dietro le spalle anche se non siamo ancora alle Idi di marzo.

Le lineette blu che danno conferma lettura sono paragonabili alle stesse che compaiono sul test di gravidanza quando scopri di essere incinta.

Benedette o maledette dipende dal grado di maturità e santità dei “messaggeri”, prima c’era il gusto dell’incertezza, la consolazione lieve del dubbio quando tutti i nostri messaggi scritti a fatica, con l’uso improprio delle K (perkè mi kiedo?) e peggio ancora quando una Emoticons vale più di mille parole: sì, e ti dice che il tuo interlocutore appartiene alla categoria dei “bimbiminchia”.

Peggio e ancor peggio su WhatsApp è la non risposta, il silenzio lugubre di minuti senza fine. Non abbiamo più nessun appiglio o scusa: «Avrà da fare, non l’avrà visto, non l’avrà ancora letto, starà studiando, avrà lasciato il telefono sotto carica» successivamente arrivava il benedetto: «Lo leggo solo ora», questa era infatti la risposta puntuale tutte le volte che si osava chiedere ragione del ritardo.

Possiamo confermare che l’amore ai tempi di WhatsApp è una tragedia al pari del tacco Prada incastrato nel sampietrino, o allo smarrimento della valigia sui nastri di Fiumicino. Diventa ancor  più tragico quando si sbaglia destinatario, e il tuo incubo peggiore si realizza, quando a Paola arriva: “Ieri ho baciato il ragazzo di Paola!” o peggio quando tutta in tiro con il tuo nuovo completino di Intimissimi, ti fai un selfie e al posto di “Puccy” lo invii a “Papi” e la spunta blu s’illumina dopo soli tre secondi.

In tutti i casi, comunque, non la spunta nessuno.