Al Comune di Salerno è stata presentata la seconda edizione di Accendi il tuo futuro che ha coinvolto la Cooperativa Sociale “Fili d’Erba”
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Accendi il tuo futuro. Questa mattina nella Sala del Gonfalone in presenza del sindaco di Salerno Enzo Napoli e dell’Assessore alle politiche sociali Nino Savastano, è stata presentata la seconda edizione di “Accendi il tuo futuro”.
Questa iniziativa, che ha come protagonisti del progetto i giovani della Cooperativa Sociale “Fili d’Erba”, nella realizzazione di installazioni artistiche luminose che saranno successivamente inserite tra le opere di Luci d’Artista, e che saranno inaugurate sabato 3 dicembre nell’ambito della manifestazione, ha avuto un enorme successo dovuto non solo all’interesse dei ragazzi, ma anche alle motivazioni e l’interesse artistico che grazie alla guida di Marco Picariello sono state messe in luce.
La prima a prendere la parola è stata Antonella Napoli, coordinatrice del progetto che ha dichiarato:“Tutti i giovani che sono stati impegnati in questo progetto hanno dimostrato di essere all’altezza delle nostre aspettative, che ha come tema madre natura e i quattro elementi – continuando – Noi siamo fieri di questo progetto e siamo contenti che la cooperativa abbia creduto in questi 5 giovani che sono stati accompagnati dal maestro Marco Picariello.
Naturalmente questo progetto non potrebbe avere senso, senza la possibilità che ci è stata data dall’assessorato delle politiche sociali che ha creduto a questa iniziativa e che è giunta al secondo anno.
Quest’anno possiamo dire che la nuova location renderà ancor più visibile le opere realizzate dai giovani, che sono stati impegnati tutti i giorni dalle 9 di mattina fino alle 14 del pomeriggio in un laboratorio, che ci è stato messo a disposizione dal comune di Salerno nella zona orientale, dove all’interno di questo piccolo spazio hanno avuto la possibilità di imparare dal nulla nuove tecniche lavorative e i nomi di Francesco, Luca, Mirco Elisa e Antonio che hanno lavorato con passione e determinazione, ed è giusto che il lavoro venga premiato“.
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