27 Gennaio 2016 - 21:26

Corruption Perceptions Index 2015 : Italia penultima in Europa

Corruption Perceptions index

I dati diffusi dalla Corruption Perceptions Index, stilata dall’organizzazione Trasparency International, capatultano l’Italia fra i più corrotti d’Europa. L’indice utilizzato, la percezione pubblica, pur non essendo del tutto oggettivo riesce a inquadrare in maniera netta la situazione del “Bel Paese”

[ads1]Da sempre il nostro “amato” Paese si è reso riconoscibile al mondo intero per determinate caratteristiche. L’Italia dei “Santi, poeti e navigatori”, però, sembra aver lasciato il passo a ben più interessanti parametri che, a ben vedere, rispecchiano maggiormente le peculiarità del nostro Stato. In base al Corruption Perceptions Index 2015, stilato dall’organizzazione non governativa Trasparency International, la nostra nazione si configura come una delle più corrotte in Europa (peggio di noi solamente la Bulgaria) e come la sessantunesima (su 168 Stati) al mondo.

Nonostante il pessimo risultato il Presidente di Trasparency Italia, Virginio Carnevali, ha evidenziato dei netti miglioramenti in Italia (dovuti ad esempio all’attività di Cantone con l’anticorruzione) ma una strada comunque in salita per eventuali miglioramenti.

Questa particolare classifica, che considera anche la visione dei possibili investitori stranieri, si fonda su un criterio alquanto discutibile ma per molti versi molto efficace.

Corruption Perceptions index

 

Infatti, la Corruption Perceptions Index 2015, considera un indicatore molto particolare: la percezione pubblica della corruzione.

Questo specifico indicatore, come affermato dalla stessa Trasparency International, pur non essendo del tutto oggettivo, si rende maggiormente idoneo nella “verifica” della corruzione all’interno dei diversi stati.

A differenza di altre realtà, dove il dato potrebbe effettivamente modificare la realtà dei fatti, la percezione pubblica, nella nostra specifica quotidianità, sembrerebbe cucita appositamente per il nostro Stato.

Quante volte si è sentito dire “vieni che conosco qualcuno e così evitiamo tutte le trafile del caso” o “con lui abbiamo un occhio di riguardo”?

Direi troppe.

E troppe volte la “comune abitudine” preferisce pensare che una “seconda via” (fatta di favori, seconde vie o qualsivoglia scorciatoia) sia più adatta e rapida rispetto al “regolare” percorso.

D’altra parte, quante volte si è parlato di appalti non in regola, concorsi con vincitori noti ancor prima della prova o assunzioni non proprio in linea con la normale disciplina?

Attraverso la Corruption Perceptions Index 2015 sicuramente si sarà esagerato in determinate situazioni (vedi la condizione inversa rispetto a Spagna e Grecia dello scorso anno) ma, come è solito dire, “vox populi vox dei”.

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