3 Novembre 2023 - 11:56

Meloni, scherzo telefonico: il caso finisce in Parlamento

Lo scherzo telefonico dei comici russi a Giorgia Meloni è finito in Parlamento. La premier, però, per ora, è rimasta in silenzio

Giorgia Meloni Superbonus

Uno scherzo di cattivo gusto, che ha sollevato un polverone incredibile. Non si è ancora spenta la polemica riguardante lo scherzo telefonico ai danni di Giorgia Meloni che due comici russi hanno fatto a metà settembre. Lo scherzo si è diffuso nei giorni scorsi. Ancora è da scoprire come mai ci sia stata una falla così grande all’interno della sicurezza del Presidente del Consiglio. Le opposizioni, però, si sono subito mobilitate.

Il caso è finito in Parlamento. Giuseppe Conte ha chiesto di “fornire le spiegazioni necessarie al Paese“, mentre Elly Schlein ha ufficialmente annunciato un’interrogazione parlamentare che il PD depositerà durante la giornata di oggi.
È stato un grave colpo alla credibilità internazionale del Governo, i veri comici paiono al Governo. Se non ci fosse da ridere, bisognerebbe essere estremamente preoccupati.” ha dichiarato la stessa Schlein.

Da ieri, Giorgia Meloni è scomparsa dai radar. A Londra, dove si trovava per un summit sull’intelligenza artificiale, ha cancellato un punto stampa. Tramite i social ha fatto avere un messaggio di solidarietà a Matteo Salvini. Per oggi, invece, era prevista una conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri che dovrebbe approvare la riforma del premierato, ma al momento non sembra ci sia la possibilità che si concretizzi.

Se Meloni dovesse evitare di presentarsi in Parlamento potrebbe partire un approfondimento del Copasir, il comitato parlamentare che si occupa di sicurezza e dei rapporti con i servizi segreti. Il presidente del Copasir, il dem Lorenzo Guerini, la settimana prossima potrebbe decidere di fissare alcune audizioni sul tema.