6 Settembre 2023 - 11:03

Bologna: Amato e i dubbi sulla strage alla stazione

Solo la settimana scorsa, Amato aveva riaperto il fascicolo relativo a Ustica. L'ex premier ha dubbi anche sulla strage di Bologna

giuliano amato Bologna

Non c’è solo Ustica come verità italiana di cui ancora bisogna conoscere tutti i segreti. Giuliano Amato, dopo le sue parole spiazzanti relative a quanto detto su Ustica, indirizzate soprattutto alla Francia e al suo presidente Emmanuel Macron, rincara la dose. Non c’è solamente questa come grande verità nazionale da scoprire. Altri sospetti, infatti, l’ex premier li nutre soprattutto per quanto riguarda la strage alla stazione di Bologna del 1980. Un attentato di matrice neo-fascista, almeno per come fu etichettato all’epoca, che però non ha ancora finito di offrire.

Io non ho mai detto che stavo dando la verità su Ustica, ma che portavo avanti l’ipotesi più fortemente ritenuta credibile tra quelle formulate, specificando che non avevo alcuna verità da offrire e che il mio scopo era di provocare un avvicinamento, se possibile, alla verità. In questo ambito non ho detto a Macron di chiedere scusa. Da italiano, non posso, improvvisamente, dire certe cose. Io chiedo semplicemente di occuparsi della cosa.” ha spiegato Giuliano Amato in un’intervista proprio sulle stragi di Ustica e Bologna.

La politica non c’entra nel mio discorso. Non ci sono svantaggi da recare all’uno o all’altro. Su Bologna ne so molto meno, rispetto a Ustica. Esiste questo tema, e cioè che ci sono verità, situazioni importanti, rispetto alle quali abbiamo comunque la percezione di una verità o fasulla o incompiuta. E, se incompiuta, magari mancante di una parte importante. La strage di Bologna un po’ ha questo. La pacificazione con la Storia finisce per arrivare il giorno in cui questi misteri si disciolgono in una verità accertata e accettata, ed è vero che nella nostra Storia ne abbiamo ancora di incomplete.” ha poi dichiarato lo stesso.

L’ex premier ha invitato la politica ad interrogarsi: “Non necessariamente solo quella italiana. Può darsi che sia di più quella francese che possa fare qualcosa. Su Bologna, invece, non ho un Macron a cui chiedere “datti da fare”, non ce l’ho.