23 Giugno 2023 - 11:18

Pontecagnano, scavi nella necropoli: trovata una tomba a camera dipinta

Sorprese dalla Necropoli di Pontecagnano che ha già restituito più di 10.000 sepolture: alla luce una tomba a camera dipinta

PONTECAGANO SCOPERTA ARCHEOLOGICA

Trovata nella necropoli di Pontecagnano Faiano una tomba in blocchi di travertino e con copertura a doppio spiovente. Tra più di diecimila tombe la t. 10043 è parte di un campione ridottissimo di sepolture dipinte.

“Sorprese dalla necropoli di Pontecagnano che ha già restituito più di 10.000 sepolture databili dall’età del ferro al periodo romano imperiale. In un settore di recente sviluppo urbanistico è venuta alla luce una tomba a camera dipinta. L’architettura della tomba in blocchi di travertino e con copertura a doppio spiovente è di particolare rilievo. Alla tomba si accedeva attraverso una scalinata ripida realizzata nel banco di travertino. La parete di fondo presenta una scena di ritorno del guerriero, eseguita con una discreta padronanza e inserita armonicamente tra i partiti decorativi.

Sulle pareti laterali sono presenti festoni e melagrane. Eccezionalmente dipinta anche la porta di accesso alla tomba. Il defunto non aveva altri elementi di corredo ma indossava una coroncina in lamina d’oro della quale si conservano alcuni frammenti. La cronologia al momento è affidata ai soli confronti iconografici che proiettano il defunto tra le élites italiche della fine del IV sec. a.C. Tra più di diecimila tombe la t. 10043 è parte di un campione ridottissimo di sepolture dipinte, quattro attestazioni, una delle quali messa in luce nella stessa area e ora musealizzata presso il Museo Nazionale Gli Etruschi di frontiera di Pontecagnano”.

Necropoli di Pontecagnano

La “necropoli di Pontecagnano” è un complesso di sepolture che, allo stato attuale delle ricerche, è da riferirsi ad un’epoca compresa tra l’età del Ferro e il IV secolo a.C., dove sono state riportate alla luce 10.000 sepolture. La scoperta della necropoli risale al 1962, a seguito dell’attività edilizia di quel periodo.

I primi scavi furono organizzati dal D’Agostino, etruscologo, che ne intuì immediatamente l’importanza. Di fatto, l’attività archeologica non si è mai interrotta da allora, permettendo di portare alla luce una vasta necropoli, che alla data attuale conta almeno 10.000 sepolcri. I reperti riferibili a questa necropoli sono ora esposti al Museo archeologico nazionale di Pontecagnano.