28 Settembre 2022 - 10:37

Nuove etichette energetiche, cosa cambia per i televisori?

Chi non è ancora entrato in un negozio di elettrodomestici probabilmente non se ne è accorto, ma finalmente sono arrivate le nuove etichette energetiche, introdotte per eliminare le ambiguità offerte da indicazioni quali classe A+ o A++.

etichette

Chi non è ancora entrato in un negozio di elettrodomestici probabilmente non se ne è accorto, ma finalmente sono arrivate le nuove etichette energetiche, introdotte per eliminare le ambiguità offerte da indicazioni quali classe A+ o A++.

Per risolvere il problema la scala è stata sostanzialmente abbassata verso il basso, per fare in modo di limitare a zero il ricorso ai +, troppo fuorvianti per il consumatore medio.

Perché introdurre nuove etichette energetiche

Sostanzialmente oggi le etichette energetiche riportano una scala che va da A a G, dove A sta per efficienza massima e G per efficienza minima. Togliendo tutti i +, ++, +++ si ottiene un risultato più leggibile da parte di tutti.

La nuova misura è stata introdotta a partire dal 1° marzo 2021, è chiaro però che molte aziende, e soprattutto i punti vendita, hanno dovuto prima smaltire i prodotti a magazzino, etichettati seguendo la vecchia normativa, che prevedeva una scala con i + da aggiungere alla classe A, per mostrare le classi a massima efficienza.

Vale per tutti i dispositivi elettronici ed elettrodomestici: oggi è quindi presente su lavatrici, forni elettrici, frigoriferi e anche sui televisori Oled o sui tablet.

La legislazione è cambiata a livello europeo, in quanto si è valutato il fatto che i + all’interno delle indicazioni sulla classe energetica risultassero eccessivamente complessi da comprendere.

L’etichetta energetica deve presentare oggi anche un QR code, tramite il quale è possibile accedere a informazioni aggiuntive per quanto concerne il consumo elettrico del singolo dispositivo.

In particolare queste indicazioni riguardano il consumo medio stimato nel corso di un anno dal dispositivo stesso, se utilizzato in modo corretto.

Come funzionano le nuove etichette

Come avveniva prima, anche oggi l’etichetta energetica presenta in modo facilmente comprensibile il consumo medio di un elettrodomestico o di un dispositivo elettronico.

Quindi chi acquista un dispositivo di classe A sa che il suo consumo medio annuo è basso; se invece si sceglie un dispositivo di classe inferiore il consumo energetico annuo aumenta progressivamente, per arrivare al massimo per i dispositivi con etichettati con la lettera G.

Ciò che varia è però la percezione che il consumatore avrà dell’efficienza energetica del dispositivo che sta acquistando, soprattutto per il primo periodo dall’introduzione delle nuove etichette.

Il perché è facile da comprendere: un dispositivo che fino al marzo 2021 era etichettato con la lettera A ++ oggi deve essere etichettato con la lettera, B, che corrisponde alla seconda classe di efficienza energetica.

Questo a grandi linee, in quanto la nuova etichetta energetica tiene conto non solo del consumo energetico, ma anche dell’efficienza energetica del singolo oggetto; cosa che ovviamente complica leggermente le cose.

I dispositivi con la vecchia etichetta possono essere venduti in Europa fino al 1° dicembre 2021, per consentire ai negozi di terminare le scorte. Dal 1° marzo però è fatto divieto di applicare sui dispositivi nuovi le vecchie etichette.

La questione dei televisori Oled

La nuova etichetta energetica presente sui televisori tiene conto quindi anche delle dimensioni dello schermo.

Cosa che veniva fatta anche prima, ma dobbiamo notare come l’indice di efficienza energetica tende a penalizzare maggiormente i televisori di grandi dimensioni, rispetto al calcolo che veniva fatto in precedenza per stabilire la classe energetica del dispositivo.

Chi si trova a dover acquistare una tra le tante televisioni da 55 pollici 4K ed OLED disponibili in commercio noterà quindi molti dispositivi con classe energetica inferiore rispetto a quanto poteva attendersi.

Soprattutto se consideriamo il fatto che oggi un televisore da 65 o 75 pollici non è più considerato un’eccezione, ma la normalità per buona parte dei consumatori.

È meglio quindi farsi consigliare da un esperto nella scelta del televisore, o cercare una guida online, per non farsi trarre in inganno dall’etichetta energetica.