8 Marzo 2022 - 16:50

Tennis, Jannik Sinner: “Sogno di diventare il numero uno”

Tennis, Jannik Sinner: “Sogno di diventare il numero uno". Ecco tutto quello che dobbiamo sapere sul campione e sulla sua ambizione

Sinner-Tennis

Stando ad un’intervista della Gazzetta dello Sport, Jannik Sinner, uno dei migliori giocatori italiani di tennis degli ultimi anni, è pronto a trasferirsi ad Indian Wells, per il primo Masters 1000 della stagione. Jannik Sinner, durante la Coppa Davis, ha dimostrato tutto il suo talento nel successo dell’Italia per 3-2 sulla Slovacchia. L’altoatesino ha ottenuto i suoi due punti, anche se con più sofferenza del previsto, perdendo invece il doppio in coppia con Simone Bolelli. Da Bratislava ora Jannik si trasferirà ad Indian Wells, per il primo Masters 1000 della stagione.

Jannik Sinner, il tennis e il bellissimo rapporto con il neo allenatore

In merito al rapporto lavorativo con il neo allenatorene l’altoatesino dichiara alla Gazzetta dello Sport: “Abbiamo iniziato a lavorare sul servizio, sul rovescio, sul fare qualcosa in più a rete. Nessun stravolgimento, però, perchè l’attenzione resta concentrata sul non perdere le mie caratteristiche fondamentali, quelle che mi hanno portato ad arrivare in questa posizione di classifica. Sono soddisfatto perchè stiamo lavorando molto duramente sul campo, come piace a me. C’è stato subito un buon feeling e non solo per quanto riguarda il tennis. Vagnozzi è un milanista sfegatato e quando parliamo di calcio andiamo d’accordo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda”.

Sinner: “Bisogna fare dei sacrifici”

Il sogno e l’ambizione di Sinner è sempre quello di raggiungere un giorno la vetta del ranking ATP. Attualmente è numero dieci del mondo. Il campione, in merito, confessa: “Parlare di classifica è una cosa che non faccio mai volentieri. La mia ambizione è quella di crescere ancora. Se poi questo percorso dovesse portarmi un giorno ad essere numero uno al mondo sarà un bene. Sarà un’impresa difficile, ma il mio sogno è questo. Bisogna fare dei sacrifici e, a volte, bisogna avere anche il coraggio di fare scelte difficili come ho fatto io, cambiando allenatore”.