10 Settembre 2020 - 15:23

Janelle Monáe, “Il diritto di contare” e di essere tutto ciò che si desidera

janelle monae

Partita dalla lower working class, alla quale dichiara di appartenere con orgoglio, Janelle Monáe si crea uno spazio sempre più ampio nel mondo, dove la recitazione è solo la punta dell’iceberg

In prima serata, ieri, abbiamo visto Janelle Monáe nel ruolo di Mary Jackson, accanto alle colleghe Taraji P. Henson (alias Katherine Johnson) e Octavia Spencer (alias Dorothy Vaughn) nel film “Il diritto di contare”. Le tre protagoniste rappresentano tre donne afroamericane che lavorano alla Nasa, tra segregazione razziale e quel clima teso che si respirava nel 1961 nello Stato della Virginia, riescono a dare un contributo importante alle prime missioni spaziali. Il film racconta bene cosa ha significato essere una donna afroamericana in quegli anni e come, grazie alla tenacia di alcune, qualcosa sia riuscito a cambiare.

E chi meglio di Janelle Monáe poteva rappresentare questo uragano, questa Elettric Lady? È nata a Kansas City nel 1985, da madre bidella e padre netturbino. Inizia a cantare nel coro della chiesa battista che frequentava e, con molto impegno, riesce ad ottenere borse di studio che le permettono di seguire la sua vena artistica.

Oggi Janelle è una cantante premiata con otto Grammy Awards, Elettric Lady è stato uno dei suoi primi successi, è un’icona pop provocatoria e dirompente ricordata soprattutto per il video di Pynk in cui lei, la compagna Tessa Thompson e la sua crew indossano pantaloni rosa a forma di vagina. Ma non è tutto, Janelle ha fondato una sua etichetta discografica ed è anche un’attrice di successo, ha recitato, tra l’altro, in Moonlight (film vincitore di un Oscar nel 2017) e nella seconda stagione di Homecoming (la prima stagione è stata interpretata da Julia Roberts). Ha creato il movimento Fem The Future che celebra le differenze e l’unicità e si è esibita alla Women’s March del gennaio 2017 dove ha denunciato la brutalità della polizia nei confronti degli afroamericani e la politica maschilista del presidente Trump.

Janelle Monáe è una forza della natura che spinge ad andare oltre le etichette prestabilite dalla società ed essere semplicemente quello che si vuole. No, non è solo un’attrice, Janelle è un’artista a tutto tondo.