9 Aprile 2020 - 18:03

Coronavirus, Brawn: “Probabile F1 parta in Europa a porte chiuse”

McLaren

Il Direttore Generale Ross Brawn si espone sulla ripartenza: “Se iniziamo a luglio, possibile Mondiale con 18-19 gare”. Binotto: “In Ferrari flessibili su tutto pur di ripartire”

L’ emergenza Coronavirus non spegne la speranza in F1. Il Direttore Generale Ross Brawn infatti si dice fiducioso che il campionato parta in Europa a porte chiuse. A Sky Sport Uk, ha dichiarato:“Viaggiare per le squadre e viaggiare per tutti i soggetti coinvolti sarà uno dei grandi problemi. La nostra visione è probabilmente un inizio in Europa a porte chiuse“.

La volontà espressa dai dirigenti, incluso Brawn è quella di salvare la stagione di F1 e di offrire un po’ di intrattenimento in momenti difficili come questo. “Svolgere una gara senza spettatori non è eccezionale, ma è meglio che non correre affatto – ha spiegato Brawn – Dobbiamo ricordare che ci sono milioni di persone che seguono lo sport seduti da casa. Molti di loro sono isolati e riuscire a mantenere vivo lo sport, praticare uno sport e intrattenere le persone sarebbe un enorme vantaggio in questa crisi”.

A parlare di una possibile partenza della stagione a luglio è anche Mattia Binotto, team principal Ferrari. A Maranello sono pronti a tutto pur di salvare la stagione e si dicono “flesssibili su tutto”. Ecco le parole di Binotto a Sky Sport:” La F1 sta cercando di organizzare il miglior campionato possibile, magari a partire dall’inizio di luglio se ciò sarà possibile, ma al momento non abbiamo conferme. L’importante è essere flessibili. Da parte nostra tutto ciò che è necessario, fine settimana di gare brevi o doppi GP, lo faremo”.

Binotto che poi ha introdotto a un utilizzo di un budget cap differenziato per team: “Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà di alcune squadre e dobbiamo affrontare i costi per il futuro della Formula 1. La riduzione dei costi è il primo obiettivo per far sopravvivere ogni singola squadra. Parliamo sempre di budget cap, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo strutture diverse, abbiamo risorse diverse.”