6 Aprile 2020 - 08:49

Come cambierà il nostro modo di viaggiare e scoprire il mondo

corridoi turistici covid free

La pandemia inciderà sul nostro modo di viaggiare e si abbatterà sul mondo turismo che si appresta a fronteggiare una profonda crisi

Viaggiare è scoprire nuovi paesi, città, culture, cibi e tradizioni. È immergersi del tutto in un mondo che non ci appartiene per scoprirne l’essenza. È un’esperienza che ci dà la possibilità di arricchirci e renderci migliori. È un’avventura che ci permette di tornare a casa sempre con una storia da raccontare. Viaggiare è sinonimo di libertà. Ma come cambierà la nostra concezione di libertà ora che ci è stata negata?

Al tempo della pandemia forse dovremmo iniziare a mettere in conto che quel mondo così vasto che senza freni avevamo iniziato ad esplorare, sarà irraggiungibile. Quelle distanze che alla velocità degli aerei erano diventate irrisorie saranno ancora una volta attraversate da infiniti oceani. Tutti noi distanti ma uniti da un’unica consapevolezza: per un po’ resteremo a terra senza la possibilità di volare.

Il mondo del turismo si prepara ad affrontare la più grave crisi della sua storia. Proprio oggi che viaggiare era ormai una possibilità ed un desiderio alla portata di tutti. Viaggiare nei prossimi mesi sarà sicuramente un’attività di prossimità. Riscopriremo il piacere di valli, montagne, laghi e mari che certamente non mancano nel nostro bel paese. A mancare senz’altro saranno le persone che dall’estero giungevano a milioni per godere delle nostre infinite bellezze. Città e luoghi d’arte sono adesso abbandonati ad un assordante silenzio.

Dovremo tornare a dar valore al nostro immenso patrimonio. Consapevoli che la sfida sarà anche riuscire a ritrovare la fiducia di riscoprire tutto ciò che è lontano da noi. La vita anche dopo l’emergenza non sarà più quella di prima. Nel profondo, qualcosa del nostro quotidiano sarà cambiato per sempre. Lo si percepisce chiaramente mentre ci avviamo verso la fase di convivenza con il virus. Almeno per ora quindi, resteremo a terra, con l’arduo compito di iniziare a ricostruire. Ricostruire, sperando di poter presto ritornare a volare ancora.