3 Gennaio 2019 - 14:39

Hollywood e la parità contributiva, hairstylist contro il comparto “trucco”

Ad Hollywood, intanto, gli hairstylist richiedono di essere pagati quando i loro “colleghi” del trucco

Il problema della mancata parità contributiva ad Hollywood (come in tutto il mondo) fra uomo e donna, è risaputo.

Ora è il turno degli hairstylist che lottano per la parità retributiva rispetto al settore del trucco. “Trucco e parrucco” si sa, durante una produzione collaborano strettamente. Inoltre, a conferma di ciò, truccatori e gli acconciatori appartengono allo stesso sindacato, condividono gli stessi spazi di lavoro, restano sul set per le stesse ore e spesso lavorano sullo stesso attore contemporaneamente.

Intanto, i capi reparto della parruccheria percepiscono quasi 650 dollari in meno alla settimana rispetto ai loro colleghi del reparto trucco, come riporta il magazine Variety. Il presidente uscente del sindacato conferma che la differenza è sedimentata nel genere, risalendo ai giorni in cui gli uomini erano truccatori e le donne facevano i capelli. Una differenza “culturale”.

Variety ha avuto modo di poter intervistare diversi/e hairstylist, la maggior parte di loro ha preferito restare nell’anonimato. Questi hanno asserito che parrucchieri e truccatori lavorano lo stesso numero di ore, così come entrambi hanno abilità artistiche. Gli hairstylist devono, inoltre, pagare per rinnovare le loro licenze, come non accade invece per i truccatori. Insomma, oltre al danno anche la beffa.

Ma arriva c’è solidarietà proprio dal comparto “trucco“. Un truccatore che ha voluto rimanere anonimo, concorda: “Dovrebbe essere equo. Sarebbe diverso se venissero assunti parrucchieri di bassa qualità, ma non è così. Anzi, in uno show l’hairstylist ha anche decenni di esperienza. Il fatto che i loro contratti siano inferiori ai nostri è semplicemente folle.