9 Novembre 2018 - 12:33

Imposta sul valore aggiunto, il fisco darà caccia alle frodi tramite la tecnologia

Imposta sul valore aggiunto

Per evitare frodi sull’imposta sul valore aggiunto, il decreto fiscale prevederà due emendamenti. Si sfrutterà il cosiddetto “reverse charge”

Doppia mossa, da parte del Governo, per evitare frodi sull’imposta sul valore aggiunto. M5S e Lega hanno presentato in Commissione Finanze due emendamenti al decreto fiscale. I provvedimenti puntano a evitare l’evasione sull’IVA.

La principale novità è rappresentata dalla creazione di un meccanismo dove le piattaforme online di e-commerce faranno da sostituti d’imposta. Queste ultime effettueranno i versamenti IVA, qualora siano commercianti “terzi” a vendere questi prodotti tecnologici ai clienti finali. Inoltre, si punta a estendere il meccanismo del “reverse charge” fino al 31 Dicembre 2022.

Per semplificare il più possibile, il destinatario della cessione assolverà l’imposta, e non chi cede i beni. Le transazioni per cellulari, tablet PC, console da gioco e computer portatili produrranno un gettito sull’imposta sul valore aggiunto di più di 450 milioni di €. Nelle intenzioni dei senatori, però, si punta a recuperare l’importo annuo di 100 milioni di € di IVA che adesso sfugge all’Erario.