16 Agosto 2018 - 17:59

Treviso, ordigno esploso nei pressi della sede della Lega. Si indaga

Sondrio

Un ordigno sarebbe esploso alcune notti fa nei pressi della sede della Lega fra Villorba e Treviso. Pare che il primo ordigno doveva essere una trappola: la bomba più potente era la seconda

Ignoti si scagliano contro la sede della Lega a Treviso.

Il fatto risalirebbe alla domenica del 12 agosto. La sede della Lega si trova nella zona industriale fra Villorba e Treviso. I dirigenti del Partito sono stati avvertiti dalla Polizia che ha rinvenuto il secondo ordigno e l’ha fatto brillare. Pare che il primo ordigno doveva essere una trappola: la bomba più potente era la seconda: conteneva chiodi e pezzi di metallo ed era con tutta probabilità quella destinata alle forze di polizia. La rivendicazione a nome di Cellula Haris Hatzimihelakis/Internazionale nera, 1881-2018

“Stanchi di tacere, stanchi di vedere ogni giorno violenze sistematica tramite il razzismo, il sessismo, il lavoro salariato che avvengono in questa società, i cui essenziali valori sono l’autorità e il profitto. Nauseati dallo sfruttamento vediamo come principali responsabili tutti i partiti politici i quali reprimono la libertà tramite l’apparato statale, riformatore e repressivo (TV, mass-media, associazioni, esercito, protezione civile, ecc). Lo stato ed il capitale sono i più grandi criminali, infrangono persino le loro leggi rubano sotto forma di tasse, uccidono tramite la guerra e il lavoro salariato, i respingimenti in mare e nei lager per immigrati in Europa ed Africa, contaminano irreversibilmente l’uomo, gli animali ed il pianeta terra, tutto per il loro profitto e potere. Non dimentichiamo la complicità ipocrita di questa società composta da cittadini che fingono di non vedere gli orrori del razzismo, del nazionalismo di oggi e di ieri. Questa accettazione è il pilastro del totalitarismo e della democrazia: L’autorità che si fonda sull’indifferenza, la paura, l’apatia, nel tempo ha potuto creare i Gulag, i campi di concentramento nazisti, ed oggi quelli in Libia o sotto casa nostra. E’ una storia che si ripete. […]”

Le reazioni di Zaia e Salvini

Non si sono fatte attendere le reazioni dei due maggiori esponenti del partito leghista: Matteo Salvini con un tweet: “Cercano di fermarci, ma violenti e delinquenti non ci fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima“, lanciando l’hashtag #iononmollo.

Esprimo la mia più ferma condanna per l’attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale“. Commenta invece il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.

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