12 Giugno 2018 - 15:50

Aggretsuko: il kawaii come messaggio di resistenza e riscatto

Aggretsuko

Aggretsuko, data di uscita 20 Aprile, è una nuova serie firmata Sanrio e prodotta da Netflix. Il ritratto di una società tardo-capitalista, misogina e indifferente ai sogni e ai desideri dei giovani

Aggretsuko è un nuovo prodotto della Sanrio ma questa volta totalmente diverso dal mondo fatato e ovattato di Hello Kitty.

La storia è ambientata in una Tokyo moderna in cui l’unica cosa che viene richiesta, soprattutto dai giovani laureati, è di essere produttivi al massimo, di far girare l’economia e di creare un ambiente confortevole ovviamente per chi può svagarsi e nel frattempo girare il mondo come Puko, l’amica hipster della protagonista Retusko.

Retsuko è un panda, ha 25 anni e appena uscita dall’università si appresta ad entrare nel mondo di lavoro, precisamente lavora nel reparto contabilità di una grande azienda al centro di Tokyo.
La nostra protagonista è molto carina, affabile e responsabile ma tutto questo le porta a subire le peggiori angherie da parte del capo Ton,un maiale grasso e disgustoso il cui unico suo lavoro è esercitarsi col golf. Tutta la sua rabbia, la frustrazione e la tristezza per un lavoro che le porta a reprimere i suoi più reconditi desideri recano accesa vivacità ad uno dei suoi hobby più segreti e insospettabili: il karaoke death metal.

La giovane Retsuko sopravvive tutti i giorni ad un ambiente in cui all’apparenza sembra progressista e women friendly ma in realtà le ragazze non sono valutate tanto per la loro professionalità quanto per il loro essere servizievoli e dimesse.

Se nel mondo di Hello Kitty, la Sanrio ci preparava ad un ritorno all’infanzia, ad un mondo in cui i problemi erano lontani dalle nostre vite e ci potevamo rifugiare e cullare in esso, in Aggretsuko cambia tutto.

La serie si rivolge ad una generazione che va dagli anni ’80 ai 2000 e porta in sé una chiara visione del mondo contemporaneo, ci sbatte in faccia la realtà delle cose ma allo stesso tempo ci fa sentire meno soli e ci dà forza e speranza, perché in fondo anche noi siamo un po’ Retsuko.

 

 

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