10 Aprile 2015 - 11:05

Maiori, il cuore incantato della Divina

Continua il nostro viaggio tra le affascinanti curve della Divina. Oggi siamo a ZONzo per Maiori

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Maiori è situata nella parte sud del massiccio dei Monti Lattari, a metà strada tra Amalfi e Salerno. 

Siamo nel cuore della Costiera Amalfitana, le curve di roccia che sfidano il mare sottostante, ci cullano verso l’interno fino a giungere il grande lungomare di Maiori.

Come accade per molte città del Mondo anche Maiori affonda le sue origini nel mito. Plinio la fa discendere dalla dea Maja, altri vorrebbero che i Greci avessero innalzato un tempio a Maiori alla Dea BoxsturaI, altri ancora sostengono che addirittura Ercole si fosse fermato ai piedi del Falerzio (presso l’attuale frazione di Erchie vi era un tempio a lui dedicato).

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Maiori

In realtà, l’ipotesi più accreditata vede i primi insediamenti da parte delle popolazioni indigene colonizzate dagli Etruschi e poi definitivamente dai Romani. Furono i patrizi della Roma Imperiale a cogliere per primi la vocazione turistica della Costa d’Amalfi come testimoniano i resti, rinvenuti nella vicina Minori, di una villa romana del I secolo d.C., tipico insediamento climatico-turistico dell’epoca con accesso diretto al mare come quelli di Positano e Capri.

Reghinna, il primo nome di questa antica Città, secondo Filippo Cerasuoli, storico locale. Derivante dal nome del lucumone etrusco che la fondò e da cui prese il nome anche il piccolo torrente che l’attraversava. È, quindi, da ritenersi che al nome Reghinna, nella successiva epoca romana, sia stato aggiunto l’aggettivo Major per distinguere il torrente da quello del comune limitrofo (Minor). In seguito il nome Reghinna scomparve e l’aggettivazione Major si trasformò nell’attuale nome della città: Maiori.

Un gioiellino che vanta la spiaggia più estesa della Costa d’Amalfi. Contornata da un lungomare dall’atmosfera magica e rilassata che distende gli animi nelle caldi notti d’estate. Fonte d’ispirazione per artisti di tutto il mondo e location scelta anche da Roberto Rossellini per girare parte delle sue pellicole: Paisà (1946), Il miracolo, secondo episodio de L’amore (1948), La macchina ammazzacattivi (1948), Viaggio in Italia (1953). Un percorso fotografico lungo le vie di Maiori ricorda i luoghi che furono il set cinematografico del neorealismo del famoso regista.

Un connubio perfetto tra storia e fascino che si sposa perfettamente con la modernità di un turismo in continuo cambiamento. La tragica alluvione del 1954 ha distrutto gran parte della Città, senza, però, scalfire l’identità di Maiori e dei Maioresi. Oggi, storia e tempi moderni camminano di pari passo, rispettandosi.

Difatti, la tradizione del Corso Reginna, via centrale di Maiori, si amalgama con locali e attrattive turistiche all’avanguardia.

Molte, moltissime le bellezze monumentali della Città da non perdere assolutamente.

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Giardini e Palazzo Mezzacapo

Vi segnaliamo: Palazzo Mezzacapo, attualmente la sede della biblioteca comunale, dell’archivio storico, del laboratorio culturale e di alcuni uffici del comune, situato al centro del Corso Reginna. Esso è testimone del fiorente passato della città, perché un tempo era la residenza del marchese Mezzacapo.

Durante un recente restauro è stato rilevato che uno degli affreschi potrebbe essere stato eseguito da Ludwig Richter. Accanto al palazzo si trovano i giardini Mezzacapo la cui disposizione forma una Croce di Malta.

La Collegiata di Santa Maria a Mare che si trova sul monte Torina e prende il suo nome dalla Statua che nel 1204 venne trovata sulla spiaggia di Maiori. La chiesa, che originariamente era dedicata a S. Michele Arcangelo, è di origine antichissima e fu oggetto di vari interventi di restauro e di ampliamento, in particolare negli anni 1529, 1748 e 1836. Nel 1505 riceve il titolo di Insigne Collegiata da parte del Papa Giulio II. Una struttura imponente fuori, coperta da una bellissima cupola maiolicata e ricchissima dentro con una raccolta di preziosi reperti sacri e dipinti risalenti fino al XV secolo.

Vi segnaliamo ancora la Chiesa di Santa Maria del Carmine situata accanto alla Collegiata di Santa Maria a Mare, la Chiesa di Santa Maria de Oleara, un complesso abbaziale composto da tre piccole chiese sovrapposte, la Chiesa di San Giacomo e la Chiesa di San Francesco.

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Castello di San Nicola de Thoro-Plano

Il Castello di San Nicola de Thoro-Plano, una fortificazione per la difesa della città e dei suoi abitanti dalle frequenti incursioni dei pirati che arrivavano dal mare. Si estende su un’area di 7500 metri quadri racchiusa da mura merlate e torri alte 8 metri. 

Tantissime ancora le attrattive che offre Maiori. Il Parco Naturale di Capo d’Orso, per escursioni nel verde della fitta vegetazione costiera, musei e quadri a cielo aperto ed un mare cristallino dominato dalla Torre Normanna, più antica Torre di avvistamento della Costa d’Amalfi. 

Come raggiungere Maiori: 

In barca: Ancoraggio in rada lungo tutta la Costa-Ormeggio in banchina e nel porto di Maiori(solo nei mesi estivi) -Distributore di carburante ad Amalfi (Porto)

In auto: Da Nord: Autostrada A3 direzione Napoli, proseguire per Salerno- Soluzione 1: Uscita Angri, proseguire per il Valico di Chiunzi e poi per Maiori – Soluzione2: Uscita Vietri Sul Mare, proseguire per la SS 163 direzione Amalfi. Da Sud: Autostrada A3 direzione Salerno e proseguire per la SS 163 direzione “Amalfi”

In autobus: Il servizio di trasporto pubblico è gestito dalla società SITA – Gruppo SOGIN tel. +39 089 266 604 oppure visita il sito www.sita-on-line.it

Non si può descrivere lo charme e la ricchezza di questi luoghi, senza incorrere nella banalità ed è per questo che lascio la parola ad un maestro dell’arte e del cinema che ha vissuto sulla sua pelle il fascino della Divina:

“I posti dove si è stati bene e che si ama, dove sono dei poveri diavoli che sono convinti di aver visto il demonio… . Gli abitanti della Costiera sono dei pazzi, degli ubriachi di sole. Ma sanno vivere valendosi di una forza che pochi di noi posseggono: la forza della fantasia”. Roberto Rossellini

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