15 Maggio 2018 - 16:29

Governo, Forza Italia mette in guardia Salvini

forza italia, berlusconi

Mentre è ancora in fieri l’accordo finale tra Lega e Movimento Cinque Stelle, gli esponenti di Forza Italia mettono in guardia Salvini: “I grillini sono buoni a nulla”

Con le trattative tra Lega e Movimento Cinque Stelle in corso da alcuni giorni, diversi esponenti di Forza Italia sono tornati oggi ad esprimere le loro perplessità in merito all’accordo. Nonostante infatti il partito di Berlusconi abbia “autorizzato” la Lega a dialogare con i grillini riservandosi però di non votare la fiducia ad un eventuale governo, è chiaro che i malpancisti all’interno di Forza Italia continuano ad essere numerosi.

Renato Brunetta, ad esempio, ha oggi rivelato che i leghisti gli sembrano “in un mare di guai“:  “Mi spiace per Salvini” ha affermato l’ex ministro, “ma si è messo con una banda di buoni a nulla come i grillini. Noi non voteremo la fiducia, ma a questo punto dubito che ci sarà un governo“. Rincara la dose Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera di FI: “Siamo preoccupati e scettici. Tra Lega e M5S regna ancora molta confusione, le distanze restano ben visibili e al momento non si intravede la luce in fondo al tunnel. Avevamo messo in guardia l’amico Salvini“.

Lo stesso Berlusconi sembra molto preoccupato per i danni che deriverebbero al centrodestra qualora l’accordo non andasse in porto. In primis, di fronte all’elettorato, ma anche all’interno dei rapporti tra gli esponenti della coalizione, anche dopo il rifiuto di includere Giorgia Meloni nell’accordo. Nella serata di ieri, il Cavaliere si è lasciato andare: “Questo tirar per le lunghe non fa bene a nessuno, soprattutto al Paese, ma era nelle cose… L’irrefrenabile voglia di Di Maio di andare a palazzo Chigi sta costringendo Salvini ad arrampicarsi sugli specchi e a calpestare la sua dignità“. In un colloquio telefonico con Salvini, avrebbe confermato le sue parole definendo i Cinque Stelle irresponsabili e inaffidabili.

Sembra, quindi, che con il protrarsi delle incertezze alcune tensioni interne al centrodestra si stiano rafforzando, sollevando una domanda di fondo: quanto può reggere l’unità del centrodestra?

 

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