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Zefiro’s Ensemble, il concerto di Pasqua

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Zefiro’s Ensemble, il concerto di Pasqua

Il consueto concerto di Zefiro’s Ensemble a Pasqua continua a far riflettere sul valore sociale dell’arte, narrando la storia e l’evoluzione dell’umanità in momenti musicali

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Anche quest’anno l’Associazione Zefiro presenta il concerto di Pasqua, nella chiesa San Nicola di Camerota, e affronta il tema sacro con un viaggio tra passato e presente dell’umanità, con la scelta di brani musicali di altissimo contenuto simbolico che si estrinseca nelle varie tappe della storia dell’uomo.

L’introduzione di Federica Toriello, la puntuale e sempre elegante presentatrice che accompagna l’Associazione nelle sue attività culturali, ci porta dentro il dibattito del fare cultura oggi, parlando della necessità di non abbandonarsi ad un senso banale del momento culturale, valorizzando ogni tale occasione per fare propria l’espressività artistica umana, e farlo anche attraverso la musica.

La musica, lo aveva intuito già l’antico e sempre moderno Platone, è una delle discipline che avvicina l’uomo alla perfezione, in quanto basata sulla matematica, non contempla errori ma il mondo ideale.

Zefiro, dunque, nel suo contributo culturale sul territorio fa della musica uno strumento per parlare all’altro in maniera sempre più sofistica e profonda, essendo anche un contesto fecondo di musicisti nella sua storia e tradizione locale.

Ed è così: Palladio di Karl Jenkins, brano che introduce il concerto, è un omaggio ad Andrea Palladio, architetto e intellettuale del Rinascimento, epoca in cui l’uomo è finalmente al centro del mondo, artefice del suo destino e creatore, pensatore, studioso e laborioso, reindirizza la tecnica in trattati che diventeranno punti di riferimento della civiltà occidentale.

Con questo brano, Zefiro’s Ensemble (diretto da Leo Cammarano) ci educa all’ascolto, alla musica come dimensione della sfumatura, dentro la quale si nasconde il mistero delle potenzialità umane.

Questo necessario passaggio dal periodo “oscuro” del Medioevo e un’umanità “illuminata” dalla sapienza nel Rinascimento, è nello straordinario brano di Giuseppe Verdi, l’Ouverture de Giovanna d’Arco, in cui si raggiunge l’armonia musicale attraverso la convivenza di temi che alludono alla morte portando verso il trionfo della vita. Questo il contenuto che l’Associazione sente di comunicare nel giorno di Pasqua: il modello culturale di una società che lotta per vivere, e non per lasciarsi al suicidio e alla morte programmata dell’altro.

Giovanna D’Arco è anche una “pausa” interiore del pubblico, che si lascia stordire dal precipitoso e colorato brano che porta verso una tensione che si manifesta, poi, nella conversione quasi totale in una condizione spirituale che si lascia così guidare dalla logica musicale, dalla narrazione trionfale dell’uomo che vince sull’ignoranza, vince sulla guerra, vince sull’egoismo, vince sull’indifferenza: perché l’arte è attenzione, riconciliazione, interiorizzazione del mondo.

Sorprende l’inserimento nel repertorio della danze rumene dalla Suite di danze di Béla Bartókche ha dedicato parte della sua attività artistica alla raccolta della musica popolare, attraversano diverse civiltà e comunità, in cui registrare il ritmo della vita e il senso profondo dello stare insieme: nella comunicazione musicale, Bartók ha recuperato un patrimonio di atteggiamenti corporei e di melodie che hanno unito uomini simili tra loro, integrandosi con altri diversi con cui interagire.

Le danze di Bartók sono l’approdo alla contemporaneità, che nella narrazione del concerto, terminerà con una sintesi di alcuni temi musicali tratti da film, serie TV e cartoni animati.

Prima però, il Bolero di Ravel, una sorta di corteggiamento musicale, che cresce man mano con delle ripetizioni costanti facendo crollare la preda: l’uomo, tema portante del concerto di Zefiro’s Ensemble, è raccontato anche nella sua ritualità e sensualità.

Infine, una rassegna di temi musicali contemporanei, tra cui l’eccellente Harry Potter, con cui si sprigiona la componente magica della mente umana, così come la metafora della vita iscritta ne Il Trono di Spade, e l’archivio popolare come Super Mario Bros., o come la commistione dei linguaggi del mitologico Moulin Rouge, in cui la musica è uno dei personaggi del film; nel cinema, prodotto per eccellenza della mente umana contemporanea, capace di assorbire la realtà e rappresentarla.

Una Pasqua che non ci lascia mai indifferenti rispetto a ciò che siamo, quando c’è anche Zefiro che ci accompagna verso una rinnovata visione culturale della nostra esistenza, in quanto uomini e in quanto umanità che produce, e poi cerca, l’arte per contemplare la perfezione platonica, in cui tutto è buono e bello.

Galleria fotografica a cura di Pietro Avallone

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Laureata in D.A.M.S presso l'Università di Udine, giornalista pubblicista, curo da un anno la rubrica ZONmovie con un bel gruppo di collaboratori. Cerchiamo di seguire gli interessi dei lettori, ma allo stesso modo vogliamo garantire i contenuti, sempre ben argomentati e fondati rispetto a ciò di cui parliamo. Analizziamo la rubrica in relazione all'arte, all'animazione americana e seguiamo le migliori serieTv e, con speciali dedicati, offriamo retrospettive sulle serie più attese. Inoltre, anche la nuovissima rubrica "Dal libro allo schermo" garantisce una pluralità di contenuti. Non solo. ZONmovie propone anche una sezione dedicata alla WebSerie, con appuntamenti settimanali.