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UNISA: conferenza contro la violenza sulle donne per il 25 Novembre

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UNISA: conferenza contro la violenza sulle donne per il 25 Novembre

UNISA: l’associazione studentesca Agorà organizza una conferenza contro la violenza sulle donne per la giornata del 25 Novembre.

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In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, l’associazione Agorà ha organizzato una conferenza dedicata al tema della violenza, come riconoscerla e prevenirla presso l’Università degli Studi di Salerno, facoltà di Giurisprudenza. L’incontro è stato organizzato con l’ausilio dello sportello antiviolenza dell’ASL di San Severino, l’associazione FRIDA e Psiche e nutrizione. “Uno dei doveri delle associazioni studentesche” – dice uno dei portavoce di Agorà, prendendo per primo la parola – “deve essere quello di informare e formare gli studenti che rappresenta. Questo è il motivo che ci ha spinto ad organizzare questa conferenza”. Presenti i professori Castaldo e Cammarano, la Prof.ssa Calabrese, la psicoterapeuta e psicologa Sonia Sorgente e la biologa e nutrizionista Federica Marchese.

L’Associazione contro le violenze di genere Frida ha portato le sue esperienze nella persona di Ilaria Sorrentino, che ha raccontato al pubblico presente la nascita dell’associazione e l’incontro che le ha dato vita. “Siamo nati nel 2009 dall’incontro con una ragazzina che solitamente chiamiamo Maria.” – dice la Sorrentino alla folla di ragazzi in sala – ” La ragazza era vittima di abusi sessuali da parte del padre e alcuni zii, così ha chiesto aiuto a Frida, che allora era soltanto un’associazione di volontariato. Ora è una giovane donna che è uscita dal tunnel della violenza, pur portando con sé alcuni traumi”. Nel 2011 Frida ha dato vita al suo primo sportello antiviolenza e da allora sono state seguite 250 donne sul territorio Cavese.

Ilaria Sorrentino continua il suo intervento parlando di quanto sia importante abbattere i ruoli di genere, ben radicati nella nostra società e che soltanto ora cominciano ad essere messi realmente in discussione. “Purtroppo fin da piccole siamo ancorate a dei ruoli ben precisi, uno in particolare è il rispetto per il partner e per gli uomini della casa. Questo porta le donne a vergognarsi, molte di loro quando ci chiamano hanno paura anche solo a dire il proprio nome. L’importante è distruggere le differenze di genere, educare i bambini nelle scuole a cosa sia il genere e a non farsi limitare da questo. Le scuole sono restie a intraprendere percorsi educativi del genere, ma solo così si può modificare la nostra cultura e pensare di poter arrivare da qualche parte. Importante, secondo la Sorrentino, è anche trattare il fenomeno degli uomini maltrattanti, che vanno sottoposti a delle cure. “Frida ha avuto quattro richieste di aiuto inviateci da uomini maltrattanti e non sono poche. La situazione di malattia di questi uomini va presa in carico e servono sempre più centri che aprano le porte a questo tipo di cure”.

Il Dr. Fabio Coppola parla invece della violenza di genere dal punto di vista penale. “Quello che diciamo poco è che il femminicidio non è un fenomeno isolato. Il femminicidio fa parte delle violenze di genere. Nel nostro codice penale non esiste il reato di femminicidio, fino al ’69 il reato di adulterio era punito solo se a commetterlo era la donna. La legge sul matrimonio regolatore è stata abrogata solo nell’81. Il vento è cambiato, o almeno la situazione ha iniziato ad essere diversa dal 2009 con la legge sullo stalking poi modificata nel 2013”.

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