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Treofan, fa rumore l’addio di coach Menduto

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Treofan, fa rumore l’addio di coach Menduto
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Divorzio polemico tra la Treofan Battipaglia e coach Menduto che, con un post su Facebook, ha ringraziato i protagonisti di una stagione esaltante, sottolineando di aver appreso via Facebook che non sarebbe stato l’allenatore del sodalizio salernitano nel corso della prossima stagione. Immediata la replica della società

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Un autentico fulmine a ciel sereno, solo in questo modo può essere opportunamente definita la notizia dell’interruzione del rapporto professionale che legava coach Orlando Menduto alla Treofan Battipaglia.

Al termine di una stagione esaltante vissuta sempre da protagonista e conclusa con l’accesso alla Fase Finale del Concentramento Nazionale di Montecatini Terme, la doppia ed amara sconfitta contro Costa d’Orlando e Fabriano e il lieto annuncio del ripescaggio in serie B, i vertici del sodalizio battipagliese hanno ritenuto opportuno fare dei cambiamenti per quanto concerne la guida tecnica, affidando l’incarico di capo allenatore a coach Nino Sanfilippo che ha così preso il posto di Orlando Menduto.

La notizia ha lasciato stupiti un po’ tutti, addetti ai lavori, appassionati e tifosi, considerando la grande stagione di cui si sono resi protagonisti i ragazzi dell’ex capitano in maglia Simer Battipaglia.

La stagione della Treofan

La Treofan, come si diceva, ha disputato una stagione sopra le righe.

Esposito e compagni hanno lavorato duramente in palestra, esprimendo, domenica dopo domenica, una pallacanestro specchio del dettame tecnico-tattico del proprio capo allenatore.

Una regular season disputata sempre in controllo, playoffs interpretati nel migliore dei modi riuscendo a calarsi in un contesto all’interno del quale la squadra più forte (che era ovviamente la Treofan) ha sempre qualcosa in più da perdere e fase finale giocata al massimo dei propri sforzi che, tuttavia, non sono bastati per aver ragione di compagini agguerrite ma al contempo molto quotate.

Eppure, una stagione che, anche in virtù dell’ottimo lavoro svolto fino a giugno, ha permesso alla società battipagliese di far valere le proprie ragioni di ripescaggio in serie B.

Il resto, come si suol dire, è storia.

L’impronta di coach Menduto

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C’è tanto, tantissimo di coach Orlando Menduto nella stagione 2016-2017 della Treofan Battipaglia.

 L’ex capo allenatore di Agropoli che, numeri alla mano, è alla seconda promozione consecutiva, è riuscito ad instillare tanto nel gruppo a sua disposizione.

I numeri della Treofan hanno costantemente fatto la voce grossa, la fase difensiva è rapidamente divenuta un vero e proprio marchio di fabbrica dei biancoarancio che, partita dopo partita, hanno saputo alzare l’asticella e crescere sino a divenire un gruppo davvero compatto e quotato.

Coach Menduto, inoltre, grazie al duro lavoro in palestra, ha saputo superare anche momenti particolarmente complessi.

Gli addii in sequenza a Bazemore, Wilson e Knezevic, autentici elementi chiave dello scacchiere messo a disposizione dalla società a coach Menduto, non hanno costituito un ostacolo insormontabile per un gruppo di ragazzi che, nel momento di difficoltà, ha saputo ricompattarsi facendo leva sulle proprie qualità e sullo spirito di squadra.

L’ormai ex coach battipagliese, dopo l’arrivo di Confessore sotto le plance, è riuscito ad integrare perfettamente l’ex Nola nei meccanismi di squadra, potendo fare affidamento, nelle ultime gare di regular season e nel corso dei playoff, su un elemento di indubbio spessore tecnico che, al di là delle proprie indiscusse capacità, era stato ben integrato nei giochi offensivi e difensivi in casa Treofan.

Altro punto a favore dell’operato di coach Menduto nel corso della stagione andata in archivio è il lavoro certosino in termini di spirito di squadra.

I biancoarancio hanno sempre dato dimostrazione, su ogni parquet in cui sono stati chiamati in causa, di operare come un blocco unico.

Lo spirito di sacrificio, il desiderio di gettare il cuore oltre l’ostacolo nonché la capacità di fare uno sforzo in più in favore del proprio compagno di squadra non sono mai stati meri slogan nello spogliatoio Treofan.

La dedizione e il sacrificio sono stati elementi che hanno caratterizzato l’intera stagione del sodalizio battipagliese e, proprio in virtù di questi valori, la squadra ha saputo sorprendere tutti, scrivendo una pagina di storia importante del basket battipagliese che, dopo molti anni, torna laddove merita.

Il post galeotto di coach Menduto

Riportiamo di seguito il testo del post pubblicato da coach Orlando Menduto nella giornata di mercoledì 19 luglio:

“Dopo aver appreso da FB che non sarò l’allenatore della Polisportiva Battipagliese per il prossimo torneo di serie B, passo ai ringraziamenti.

  Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di lavorare con un gruppo di ragazzi “pazzeschi”.     

 Grazie ai MIEI giocatori, in particolare grazie a Elia, Gerardo, Giovanni Gio, Pasquale De, Fabrizio e Derrick che con le loro qualità e la loro cultura del lavoro, hanno permesso ai compagni di squadra – tutti giocatori fantastici – di salire di livello quotidianamente.

Grazie ad Antonio, che non ha mai fatto mancare la sua disponibilità e bravura nel recupero degli “acciaccati”.

Grazie a Mimmo, per il continuo confronto e per la sua professionalità.

Grazie a Massimo, Aldo e Mario, per il costruttivo e collaborativo scambio di idee avuto durante l’anno.

Grazie a tutti i tifosi che ci hanno sostenuto, in particolare al gruppo “super coach”: in panchina il vostro calore mi ha sempre fatto sentire “sicuro”.

Grazie ai nostri “avversari”, tutti, perché rendendoci meno facile la vittoria hanno reso più grande ogni conquista.

Grazie al Maestro Bruno e al Boss Lello, preziosi amici di “pedalate” che mi hanno aiutato a scaricare le tensioni prepartita.

Grazie a Nadia, per la pazienza avuta durante questi 10 mesi e per avermi “illuminato” di fronte a contrasti ai più incomprensibili.

Sono molto orgoglioso del lavoro fatto, ed anche dopo la mancata riconferma resto fermamente convinto che, per un allenatore, mettere il bene della propria squadra davanti a tutto non sia una rigidità, ma una forma di intelligenza.

È stato un anno fantastico, dove abbiamo provato ad alzare l’asticella tutti i giorni per migliorarci e per mettere nel cassetto un ricordo di cui tutti avremo bisogno un giorno.

Questa promozione rimarrà indelebile sulla pelle di molti di noi; per tanto tempo.

Perché conquistata con lealtà, senso del dovere, sacrificio, lottando, vincendo, perdendo ma rialzandoci sempre. Senza mai mollare.

Grazie a tutti voi

La replica della società

Non si è fatta attendere la risposta della società battipagliese che ha così precisato attraverso un post pubblicato sulla pagina ufficiale della Polisportiva:

“In merito alle dichiarazioni di Orlando Menduto apparse ieri sulla sua pagina FB, la società sportiva PB63 ritiene doverose alcune precisazioni.

Il rapporto contrattuale è stato regolarmente portato a termine fino alla sua naturale scadenza del 30/6/2017.

La scelta di non proseguire nella collaborazione è stata condivisa dal coach con dirigenti apicali della società, ben prima dell’annuncio del nuovo allenatore.

Il diritto di partecipare nella prossima stagione sportiva al campionato nazionale di serie B, sebbene non conseguito direttamente sul campo, è senza dubbio maturato grazie risultato sportivo ottenuto dalla squadra.

Al riguardo la PB 63 intende esprimere i propri ringraziamenti a tutte le componenti del team, che con impegno e professionalità hanno permesso di ottenere il prestigioso risultato.

Alla squadra nella sua interezza, ritenendo parimenti indispensabile il ruolo di chi si è sacrificato negli allenamenti senza godere del proscenio della partita; allo staff tecnico che ha sempre con professionalità e dedizione guidato la squadra; a quello medico che ha saputo dare un supporto essenziale ed insostituibile, per finire al pubblico che ha sostenuto con entusiasmo e sportività le squadre in tutti i campionati, sia maschili che femminili”.

Le polemiche

Inevitabili, al netto di tale scenario, le polemiche venute fuori nelle ore successive.

In tantissimi hanno espresso solidarietà all’ex coach e capitano sul campo della compagine battipagliese.

L’atteggiamento della società – che come opportunamente ribadito dalle precisazioni pubblicate in merito – ha semplicemente fatto valere i termini di una naturale cessazione del contratto in scadenza, non ha tuttavia convinto la maggioranza dell’opinione pubblica che, al di là della scelta legittima o meno di porre fine al rapporto professionale, avrebbe – ad opinione di questi ultimi – potuto mostrare un tatto ed una sensibilità diversa nei confronti di un professionista che tante ed importanti pagine di storia ha scritto con i colori biancoarancio sulla pelle.

Così evidentemente non è stato e non è dato sapere se, nel corso della fase finale della stagione, si siano verificate dinamiche tali da incrinare un rapporto che, alla luce dei risultati ottenuti, avrebbe potuto senz’altro essere più prolifico in termini di durata.

A prendere le difese di coach Menduto, tra gli altri, ci ha pensato anche il suo playmaker tanto in maglia Cilento Agropoli quanto Treofan Battipaglia, ovvero, Fabrizio Trapani.

Questo il bel messaggio pubblicato, ancora una volta su Facebook, dalla point guard battipagliese:

“La gente parla di continuo, ma alla fine ci vuole un grande condottiero per guidare i giocatori in quel rettangolo. Tu lo sei e lo hai dimostrato più volte da quando ti conosco; quelli che dicono il contrario hanno un modo molto particolare di intendere la pallacanestro. E questo è un dato oggettivo. Hai insegnato tanto a me e ai miei compagni e sono orgoglioso di essere stato il tuo playmaker in queste ultime due super annate. Meriti il meglio, coach Menduto”.

Non solo messaggi al miele, tuttavia, nei confronti di coach Menduto.

Qualcuno, probabilmente deluso dall’esito finale della stagione, ha appoggiato la decisione della società che, come detto, si affiderà a Nino Sanfilippo per disputare il prossimo campionato di Serie B.

Tanti pareri e quanto mai divergenti. Quello che è certo è che in molti avrebbero fatto volentieri a meno di questo capitolo così polemico e poco interessante che, a onor del vero, non si capisce davvero a chi possa giovare.

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